La Regione Siciliana si prepara a dotarsi di una strategia di controllo sui viroidi che colpiscono gli agrumi, in particolare Exocortite, Cachessia - Xiloporosi ed anche altri, fitopatie che iniziano a dare preoccupazioni agli agrumicoltori siciliani già alle prese con il flagello del Tristeza virus, oggetto di misure specifiche.
Durante una riunione di esperti è stato varato un gruppo di lavoro che dovrà individuare un protocollo di diagnosi.
 
"Avviata la strategia di controllo fitosanitario sui viroidi che colpiscono gli agrumi". Afferma in una nota l'assessore regionale all'Agricoltura della Regione Siciliana Antonello Cracolici che commenta così l'esito del tavolo tecnico che si è riunito a Palermo nei giorni scorsi tra esperti del Servizio fitosanitario regionale ed esponenti del mondo scientifico ed universitario.

Convocate in assessorato personalità provenienti dai dipartimenti di Scienze agrarie e di Agricoltura, alimentazione ed ambiente dell'Università degli studi di Palermo, dal Parco scientifico e tecnologico di Catania, dal Centro di ricerca per l'agrumicoltura e le colture mediterranee del Crea di Acireale e dagli Osservatori per le malattie delle piante di Palermo e Catania.
 
"Gli esperti si sono confrontati sulle linee d'azione per studiare ed arginare il fenomeno che comincia a destare preoccupazione nel comparto agrumicolo siciliano" sottolinea Cracolici.
 
Nel corso della riunione è stato costituito un gruppo di lavoro che avrà il compito di predisporre un protocollo di diagnosi da far adottare a livello regionale e nazionale, in grado di individuare in modo univoco gli agenti effettivamente pericolosi.
 
Sulla base dei protocolli diagnostici verrà elaborato un piano per valutare la sanità delle piante madri e del materiale vivaistico utilizzato per la moltiplicazione delle piante di agrumi.
Verrà inoltre avviato un percorso per individuare risorse finanziarie utili a supportare le strategie di monitoraggio degli agenti patogeni.