Non vi è nulla di strano: i trattori trainano atomizzatori, negli atomizzatori sono disciolti prodotti per la difesa e questi ultimi sono commercializzati da aziende che con le macchine, in fondo, poco hanno a che fare se non negli ultimi istanti della vita dei propri prodotti.
Enovitis vuol essere una passerella per ogni giocatore di pregio che operi in viticoltura e quindi si propone come vetrina anche per chi fa ben poco rumore, non si esprime in cavalli né sa quale sia la differenza tra un Powershift e una TTV. Il contributo di queste aziende è spesso silenzioso, fatto di ricerca lunga ed estenuante per portare nel vigneto prodotti sempre più ecocompatibili e sostenibili, sempre più ben accetti dai trasfromatori e dai consumatori. Aziende che sono sempre più parte integrante della filiera e non più semplici "venditrici" di prodotti chimici. Chi è leader sa di non poter mancare l'occasione trevigiana: Basf, Bayer CropScience, Syngenta Crop Protection, Du Pont De Nemours, Monsanto Agricoltura, Isagro Italia, Manica. Tutti brand arcinoti presso i viticoltori di tutta Italia. Isagro Italia e Manica sanno di rame come pochi altri: con i loro idrossidi, ossicloruri e poltiglie bordolesi proteggono la vite seguendo la via della tradizione. Non mancano però le innovazioni, come il Valis F (valifenalate e folpet) di Isagro Italia, segno che se la tradizione non evolve, la vite fa poca strada. Bayer CropScience e Syngenta si contendono il mercato a colpi di market share da molti anni: le loro linee antiperonosporiche, antioidiche e antibotritiche sono da sempre in lizza fra loro con i marchi Melody, R6 Erresei, Folicur e Teldor per Bayer e Pergado, Quadris, Ridomil, Topas e Switch per Syngenta. Tra i due grandi marchi si inseriscono altri due colossi della chimica internazionale, come Basf e DuPont. La prima ha un catalogo molto ricco in antibotritici come Cantus, con azione anche antioidica, Scala e Rovral. La linea Forum, inoltre, da anni governa ampie porzioni del calendario di difesa della vite, mentre Cabrio Top si è aggiunto da qualche anno apportando i vantaggi di una sostanza innovativa come pyraclostrobin. DuPont del resto non ha meno storia delle altre tre aziende: il marchio storico Curzate ha dominato a lungo il segmento dei citotropici, vedendo poi giungere in tempi più recenti la linea Equation e Talendo, l'antiodico a base di proquinazid. Per DuPont Enovitis appare ancor più importante, come per Syngenta del resto, perché sono imminenti le estesioni di etichetta di due importanti insetticidi contro le tignole: Coragen per DuPont e Affirm per Syngenta. Monsanto rappresenta invece la tradizione nei diserbi, grazie allo storico marchio RoundUp, a base di glifosate.
Alla fiera viticola in campo ognuna di queste aziende si confronterà quindi con il mercato, proponendo le proprie soluzioni tecniche in alternativa (e integrazione) alle altre. Francamente, c'è solo l'imbarazzo della scelta.