In Italia la situazione è analoga, dato che il consumo medio annuo di noci in guscio e sgusciate si aggira attorno alle 30.000 tonnellate, contro le 16.000 prodotte. Risulta quindi evidente il possibile sviluppo futuro della produzione nazionale di qualità, attualmente riconducibile a poche realtà. Tra queste, l'area vesuviana (noci Sorrento) è certamente la più importante e consolidata; seguono altre più recenti come le cooperative “Il Noceto” e “Nogalba” in Veneto e l'azienda agricola San Martino a Forlì.
In questo contesto la Regione Emilia-Romagna da alcuni anni sostiene un progetto per lo sviluppo della filiera del noce da frutto. Si tratta del progetto integrato “Noci di Romagna”, che mira a creare in una zona particolarmente vocata dal punto di vista pedoclimatico, la filiera della noce, dalla produzione alla trasformazione e commercializzazione. Il progetto, promosso dall'azienda S. Martino e dalla New Factor, è coordinato da Centuria RIT con la collaborazione del CRPV e dell'Università di Bologna.
Luogo e orari: Martedì 2 ottobre 2007 - inizio ore 9.30
Aula Magna Facoltà di Agraria - Viale Fanin, 46 - Bologna
Alla fine delle relazioni si svolgerà la Visita ai campi sperimentali presso il Centro Didattico Sperimentale della facoltà di Agraria a Cadriano (BO)
Per informazioni:
Daniele Missere Centro Ricerche Produzioni Vegetali di Cesena - Tel. 0547.347164 - Fax. 0547346142
e-mail: missere@crpv.it
Donatella Malaguti - DCA, Università di Bologna - Centralino Tel. 051 2096400
e-mail : malaguti@agrsci.unibo.it
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