Nel centro della provincia di Bari Sorgenia ha in programma la costruzione di una centrale per la produzione di 3mila tonnellate di biometano liquefatto, capaci di alimentare 25-30 camion al giorno per un anno. L'impianto di Terlizzi sarà alimentato prevalentemente da sansa vergine di olive (circa 73.500 tonnellate, pari all'82% del totale), da pollina (circa 7mila tonnellate, pari a circa l'8% del totale) e da sottoprodotti derivanti dalla raccolta e lavorazione di prodotti ortofrutticoli (8.500 tonnellate, circa il 10% del totale).
"L'impianto di Sorgenia è per noi la soluzione di un problema economico e ambientale rilevante che ci portiamo avanti da tanti anni su questo territorio - sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Oliveti Terra di Bari -. Per questo motivo siamo pronti a sostenere concretamente la sua realizzazione perché la nostra filiera, con le singole imprese agricole, sopporta costi e difficoltà operative che ne limitano la competitività e, di conseguenza, c'è bisogno di interventi nuovi, concreti e sostenibili in grado di invertire la rotta".
"L'impianto proposto da Sorgenia è per noi molto importante perché potrà migliorare la sostenibilità ambientale ed economica del nostro settore, oltre alla competitività della produzione - prosegue Sicolo -. Per questi motivi Oliveti Terra di Bari ha presentato alla società Sorgenia Biopower una manifestazione di interesse per l'ingresso come socio, proprio per rendere concreto l'appoggio all'iniziativa e anche, aspetto non secondario, per tutelare e difendere direttamente, qualora qualcuno avesse dubbi, la nostra terra che con amore e dedizione curiamo ogni giorno".
Il conferimento della sansa per la produzione di biometano attraverso la digestione anaerobica consentirebbe un costante e sicuro sbocco del sottoprodotto, scongiurando il fermo dei frantoi e quindi la sospensione delle attività di raccolta. La possibilità di distribuire nel periodo primaverile il digestato - ovvero la sansa a due fasi digerita, maturata e stabilizzata in forma di ammendante - consentirà inoltre un concreto aiuto alle imprese agricole per la riduzione dei costi di concimazione dei terreni e l'arricchimento organico del terreno con soluzioni naturali. In questo modo, si chiuderebbe completamente il circolo della filiera olivicola, rendendo concreto un esempio di economia circolare tra i più virtuosi e moderni in Italia.
Da parte di Sorgenia c'è apprezzamento per l'interesse da parte della Op Oliveti Terra di Bari. Dice Alberto Bigi amministratore unico di Sorgenia Biopower: "La nostra proposta di impianto è una soluzione di produzione di energia totalmente rinnovabile che risolve un importante problema creando valore per Il territorio. L'interesse del comparto è alto e la manifestazione di interesse a partecipare con noi alla realizzazione dell'impianto rientra pienamente nella nostra volontà di condividere i benefici con i territori in cui ci proponiamo".