Con l’accordo sottoscritto a Bologna dall’assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni, dal presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, dal sindaco del Comune di Ostellato Andrea Marchi e dal presidente di Coprob Claudio Gallerani, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, compresa la Rsu dello zuccherificio di Ostellato, prende il via il processo di riconversione dell’ex zuccherificio di Ostellato, in provincia di Ferrara.

L’accordo porterà, entro il 31 dicembre 2012, alla realizzazione e gestione da parte di Coprob, leader nazionale del settore bieticolo saccarifero, di 4 impianti della capacità di 1MWe ciascuno per la produzione di energia elettrica  da biogas attraverso l’utilizzo di biomassa agricola. 

L’investimento, interamente finanziato da Coprob, ammonterà a 20 milioni di euro.

Nello specifico, ogni impianto utilizzerà 23 mila tonnellate annue di biomassa agricola suddivise in 80% di sottoprodotti della bietola, polpe surpressate e melasso forniti da Coprob, e 20% di cereali. 

A livello occupazionale il progetto impegnerà 6 persone full time nella gestione degli impianti in loco che si sommeranno ad altre 6 già attualmente impiegate negli impianti di stoccaggio e logistica dei coprodotti, provenienti dalla lavorazione della bietola dello stabilimento Coprob di Minerbio. Grazie a questo piano di sviluppo vengono assorbite tutte le risorse umane ancora in cassa integrazione a seguito alla chiusura dello zuccherificio di Ostellato.

Il Gruppo Coprob continua così il piano di diversificazione produttiva, finalizzato alla produzione di energia da fonti rinnovabili che comprende anche i progetti di riconversione degli ex zuccherifici di Finale Emilia (Modena) e Porto Viro (Rovigo). Proseguono in parallelo le attività di ricerca, condotte in partnership con Bio-on, nel settore delle bioplastiche da coprodotti di barbabietola (biopolimeri PHAs).