Dalle risorse alla filiera, passando per l'occupazione. Il Decreto sulle piante officinali ha ricevuto il via libera in Conferenza Stato Regioni.
Grazie all'intesa sul Decreto del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli relativo alle piante officinali - adottato di concerto con il Ministero della Transizione Ecologica e con il Ministero della Salute - è possibile definire l'elenco delle specie di piante officinali coltivate. Inoltre prevede i criteri di raccolta e prima trasformazione delle specie di piante officinali spontanee.
Viene introdotto - spiega il ministero - un quadro normativo "innovativo a livello europeo per il comparto delle piante officinali, a beneficio delle moltissime aziende agricole interessate ad avviare un'attività". In questo senso recepisce quanto disposto dal Decreto Legislativo "Testo Unico in Materia di Coltivazione, Raccolta e Prima Trasformazione delle Piante Officinali" (n. 75/2018).
Secondo il ministero infatti "il Decreto offre una prospettiva di diversificazione di grande interesse per la nostra agricoltura, in grado di attrarre risorse e investimenti e di favorire nuova occupazione, specie giovanile, proprio nella filiera primaria. La regolamentazione della raccolta delle specie selvatiche e la prescrizione di precisi obblighi formativi per chi intenda praticarla rappresenta" poi "un ulteriore strumento di difesa della biodiversità".
Soddisfatta del via libera al Decreto Agrinsieme - che riunisce Cia Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - anche se parla di occasione persa per fare chiarezza sull'uso dell'infiorescenza di canapa industriale, cosa che - viene spiegato - avrebbe potuto dare "una spinta propulsiva a un comparto che ha tutte le potenzialità, a livello agricolo e di trasformazione, di attrarre risorse e investimenti, creando occupazione, specie giovanile".
Il testo ha avuto ampia condivisione, sia sul piano tecnico che giuridico, "nell'ambito dei lavori svolti dal Tavolo Tecnico delle Piante Officinali istituito nel 2019 presso il Ministero delle Politiche Agricole"; oltre a fondarsi "sull'approfondito lavoro di raccolta e analisi di dati scientifici, svolto da docenti universitari ed esperti degli enti di ricerca accreditati, con la collaborazione attiva dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte, degli ordini professionali, delle associazioni dei produttori agricoli, delle imprese del settore e dei rappresentanti delle regioni".
Infine l'ultima Conferenza Stato Regioni ha deliberato anche l'intesa sullo schema di Decreto - sempre del Ministero delle Politiche Agricole - che definisce i criteri e le modalità di concessione dei mutui agevolati a tasso zero da parte di Ismea, l'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, e sugli investimenti negli invasi del Piano Nazionale degli Interventi nel Settore Idrico.
25 gennaio 2022 Agronomia