Un 2014 difficile per l'ortofrutta italiana ed europea. Le cause sono state il maltempo, che ha provocato una diminuzione del livello qualitativo della frutta estiva ed una contrazione dei consumi, la crisi economica e l’embargo russo.
In questo scenario il Gruppo Apo Conerpo ha comunque registrato un incremento dei volumi conferiti dai soci delle cooperative affiliate: +12,7% sul 2013. Particolarmente consistente l’aumento complessivo degli ortaggi, cresciuti del 15,4% rispetto al 2013, leggermente più contenuto l’incremento dei conferimenti di frutta (+7,9%).

Bilancio 2014 in positivo per Apo Conerpo
“Complessivamente abbiamo collocato sul mercato più di 1 milione di tonnellate di ortofrutta fresca - spiega Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo -. Di cui oltre 630 mila di ortaggi e quasi 406 mila di frutta. Il fatturato è stato superiore ai 670 milioni di euro, stabile sui livelli del 2013”.

Pur in presenza dell'embargo russo l'export ha rappresentato elemento importante: 135 mila tonnellate di ortofrutta fresca (+11,3% sul 2013) per un valore di oltre 115 milioni di euro (+1,75%). Particolarmente interessanti i risultati raggiunti in Nord Africa (in particolare in Egitto, dove le esportazioni sono aumentate del 333%, Algeria +109% e Libia +70%) in Nord America (+26% l’export in Canada) e Asia (+98% i volumi collocati in Cina).

"Presso la Gdo sono state commercializzate 163.500 tonnellate (+5,5%) - continua Vernocchi - per un valore di quasi 120 milioni di euro, mentre al mercato tradizionale sono state indirizzate più di 144 mila tonnellate di prodotto (+6,44%) per un valore di oltre 90 milioni di euro (+0,89%). All’industria di trasformazione infine sono state destinate più di 560 mila tonnellate per un valore di 83 milioni; il plusvalore del trasformato ha sfiorato i 270 milioni di euro”.

“Questi dati evidenziano un aumento dei volumi commercializzati - spiega Gabriele Chiesa, direttore generale di Apo Conerpo -, in particolare destinate all’esportazione, segno evidente dell’efficace lavoro svolto nonostante l’embargo russo. Sebbene il mercato abbia registrato un cedimento dei prezzi unitari di vendita, l’incremento dei volumi collocati ha consentito di mantenere sostanzialmente invariato il fatturato nel settore del fresco”.
 
Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, presenta il bilancio 2014 del Gruppo durante la conferenza stampa di ieri

Le prospettive della campagna 2015
Questa campagna della frutta estiva è iniziata con difficoltà a causa delle condizioni climatiche, che hanno danneggiato le produzioni e limitato i consumi. Il miglioramento del meteo delle prossime settimane dovrebbe sicuramente aiutare. La qualità del prodotto sarà elevata: pezzatura, sapore, consistenza, shelf life. Per le drupacee inoltre il calendario di raccolta appare regolare e ben distribuito, come normalmente dovrebbe essere, evitando così sovraproduzioni ed intasamenti sul mercato.

"E' evidente che l'embargo russo pesa e peserà ancora - aggiunge Vernocchi -, vista la sua proroga per un altro anno. Con i suoi 150 milioni di consumatori il bacino russo è sicuramente interessante. Inoltre è un importatore netto, viste le sue difficoltà ad autoprodurre. Ed è facilmente e velocemente raggiungibile.
L'Ue deve rendersi conto che il problema è grave, intervenendo in modo deciso e celere. Bisogna mettere a disposizione risorse per supportare l'intera filiera ed il suo indotto. Il 13 luglio ci sarà a Bruxelles un Consiglio dei ministri presieduto da Phil Hogan, commissario europeo all'Agricoltura, per discutere di questo tema e delle possibili strade da percorrere. Una proposta che abbiamo fatto recentemente al commissario a nome delle Alleanze cooperative: impiegare i quasi 80 milioni di euro, non sfruttati dal Reg. 1371/2014, che permette il ritiro della frutta estiva non solo per destinarla in beneficenza al consumo fresco ma anche per la trasformazione industriale. 
La Spagna rimane un nostro importante ed aggressivo competitor, che fa della politica del prezzo il suo asso nella manica. E' evidente che questo avviene in quanto il sistema presente nella penisola iberica lo consente (basti pensare ai 20-30 centesimi al litro in meno per il carburante)". 


L'innovazione al centro del progetto
Apo Conerpo ritiene prioritaria l’attività di ricerca e sperimentazione sia in ambito varietale, che agronomico, che tecnologico.

A tale proposito gioca un ruolo di primo piano l’azione di New Plant - continua Vernocchi -, la società costituita nel 2002 per sviluppare il miglioramento genetico ed incentivare il rinnovamento varietale. Da allora sono state valutate oltre 1.430 selezioni e 2.500 semenzali di cui circa 30 proposti ai produttori associati per la coltivazione. Negli ultimi 5 anni, più del 70% delle nuove varietà introdotte negli impianti di pesco e susino è rappresentato da cultivar studiate dai Comitati tecnici di Apo Conerpo in ambito New Plant; questa percentuale supera il 90% considerando altre specie come le pomacee, l’albicocco, il ciliegio, l’actinidia e le colture industriali. Nell’autunno 2014 è stata costituita la società consortile Copero, che avrà come obiettivo la gestione e la promozione della nuova varietà di pera a buccia rossa, Falstaff*, e di altre cultivar attualmente in fase di valutazione”.

Queste iniziative sono finalizzate ad ottenere una produzione sempre più rispondente alla domanda dei consumatori ed alle nuove esigenze dell'impresa. Di fronte a tale situazione, Apo Conerpo ha avviato diverse iniziative, quali la riduzione dei costi di funzionamento, il supporto, anche finanziario, alle filiali e alle cooperative socie, l’aumento degli investimenti nella ricerca e innovazione, la ricerca di nuovi mercati, la promozione di aggregazioni e sinergie per creare reti, il consolidamento patrimoniale.
 
Gabriele Chiesa, direttore generale di Apo Conerpo, durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio 2014

Guardare sempre avanti affrontando nuove sfide
La destinazione dell’utile 2013 ad aumento gratuito del capitale sociale e alle riserve indivisibili, l’attribuzione di un ristorno ai soci, in parte erogato con azioni gratuite, unitamente al risultato positivo conseguito nell’esercizio 2014 hanno consentito di aumentare di oltre 800 mila euro il patrimonio netto di Apo Conerpo, che ha superato i 27,6 milioni di euro.

"Questo rafforzamento patrimoniale è fondamentale per il reperimento delle risorse finanziarie - prosegue Vernocchi - necessarie per affrontare i nuovi investimenti per lo sviluppo del gruppo, nonché per mantenere i programmi di capitalizzazione a supporto delle filiali, delle cooperative socie e delle altre società strumentali avviate negli anni precedenti.
Nel 2014 questo programma è proseguito, raggiungendo i 28,6 milioni di euro, con particolare attenzione al biologico. Abbiamo infatti deciso di far aderire Brio, azienda leader nell’ortofrutta bio e fondata dalla cooperativa veronese La Primavera con un fatturato di 50 milioni e 25 mila tonnellate di prodotti commercializzati".

Sempre nel comparto del biologico è stato siglato il Contratto di rete denominato 'Mondo Bio' con La Cesenate Conserve Alimentari, Alce Nero & Mielizia e Sais per la produzione e la commercializzazione di una nuova linea di prodotti bio comprendente zuppe, minestroni e omogeneizzati. Apo Conerpo ha inoltre partecipato ad un progetto realizzato da La Cesenate e legato alla produzione di latte biologico di soia e riso.

Assieme per vincere le sfide
Per poter affrontare le sfide di oggi e di domani è necessario unire le forze creando un sistema Paese. Solo in questo modo si possono abbassare i costi, fare massa critica ed acquisire potere commerciale.
“Tra le misure messe in campo per affrontare le sfide del mercato e garantire redditività ai soci - sottolinea Vernocchi - riveste particolare importanza l’ulteriore contenimento dei costi. Nel 2014 abbiamo recuperato circa 320 mila euro operando in quest'ottica. 
Contemporaneamente è proseguito il percorso di aggregazione e collaborazione. In particolare si segnala la creazione di Opera, nuova società che raggruppa 18 soci con una capacità produttiva e commerciale di pere superiore alle 200 mila tonnellate ottenute su una superficie di oltre 7.500 ettari. In questa iniziativa siamo affiancati dalle cooperative socie Agrintesa, FruitModenaGroup e Patfrut".

 
Roberto Cera, vicepresidente di Apo Conerpo, durante la presentazione del bilancio 2014

Gli obiettivi per i prossimi tre anni
“Dobbiamo continuare in questa direzione. Nel prossimo triennio - conclude Roberto Cera, vicepresidente di Apo Conerpo - l’attività di Apo Conerpo continuerà a concentrarsi in particolare in queste direzioni: il supporto alla ricerca e sperimentazione per migliorare le produzioni ed aumentare la difesa dalle fitopatie, l’innovazione di prodotto, la valorizzazione delle produzioni dei soci con azioni mirate di supporto alle vendite utilizzando la grande notorietà dei marchi del Gruppo anche per l’ortofrutta fresca, l’internazionalizzazione delle vendite cercando di rimuovere gli ostacoli che in alcuni paesi impediscono l’ingresso ai prodotti dei nostri soci, la concreta attuazione di aggregazioni e collaborazioni produttive e commerciali. La solidità patrimoniale di Apo Conerpo consentirà di potenziare anche nel 2015 gli investimenti in questi campi e di continuare a dar pieno supporto finanziario ed operativo alle società del Gruppo, favorendo un ulteriore rafforzamento delle cooperative socie”.