L'Assemblea annuale di FederUnacoma, tenutasi lo scorso 26 giugno a Palazzo Albergati a Zola Predosa (Bo), è stata l'occasione per celebrare gli 80 anni di attività della Federazione, ma anche per focalizzare l'attenzione sull'andamento del mercato delle macchine agricole nell'ultimo periodo.
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La contrazione delle attività economiche e la bassa redditività dell’agricoltura a livello globale hanno influito negativamente sulla domanda di mezzi agricoli: nel 2024 le trattrici immatricolate nel mondo sono state pari a 2.030.000, in calo dell’8% rispetto al 2023. Tale dato conferma il trend negativo degli ultimi quattro anni, durante i quali le immatricolazioni totali hanno perso circa 450mila macchine, passando da quasi 2,5 milioni di unità nel 2021 ai 2,03 milioni nel 2024.
Nel mondo le vendite di trattori calano in volume come pure in valore: lo scorso anno il loro valore complessivo è stato pari a 52 miliardi di dollari, vale a dire il 10% in meno rispetto ai 57 miliardi del 2023. Anche il valore delle macchine agricole e componenti vendute a livello mondiale scende, rispettivamente, del 6% e del 18%.
La domanda di mezzi agricoli si contrae ovunque
Nel 2024 le vendite di trattrici hanno registrato una flessione rispetto al 2023 in tutti i principali paesi, con forti cali in Turchia (-18% a fronte di 63mila macchine), Stati Uniti (-14% in ragione di poco meno di 216.500 unità) e Cina (-12% a fronte di 320mila macchine). Come anticipato dal Cema, in Europa le immatricolazioni di trattori segnano un -8% in virtù di 144.400 unità: solo Portogallo, Spagna, Belgio e Grecia hanno chiuso il 2024 in positivo, mentre Francia e Germania hanno riportato passivi contenuti.
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In questo scenario si distingue l'India che, pur presentando immatricolazioni in calo del 2%, non si discosta sostanzialmente dai valori del 2023 e si conferma per il quarto anno consecutivo un mercato con oltre 900mila trattrici immatricolate.
Immatricolazioni di trattrici nei principali paesi del mondo nel 2024
(Fonte foto: Agrievolution, stime Ufficio Studi FederUnacoma)
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Secondo Mariateresa Maschio, presidente di FederUnacoma, "nel 2024 alcune variabili economiche, in primo luogo il rallentamento della crescita globale, e le perduranti tensioni geopolitiche hanno condizionato le dinamiche del mercato delle macchine agricole". I conflitti in Ucraina e Medio Oriente hanno accentuato la volatilità dei prezzi delle materie prime industriali e causato ulteriori interruzioni nelle catene di fornitura, contribuendo alla riduzione dei flussi commerciali.
Esportazioni italiane, segno meno soprattutto verso gli Usa
Lo scorso anno la contrazione degli scambi internazionali, oltre a determinare una perdita di valore del commercio mondiale di trattrici (-21,7%) e di altre macchine agricole (-8%), ha avuto un impatto negativo sulle esportazioni mondiali, con valori in calo sia per le trattrici che per le macchine agricole (valori a prezzi correnti). Non immune, l'export italiano ha registrato un -15,1% rispetto al 2023, con un valore complessivo di circa 6,8 miliardi di euro.
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Quasi il 70% del valore complessivo delle esportazioni nazionali deriva dall'export di macchine agricole (4,5 miliardi, -9,7% rispetto al 2023), seguito dall'export di trattrici (1,4 miliardi, -28%) e di trattori incompleti e ricambi (840 milioni, -15,7%). Nonostante la flessione, l'Italia mantiene il quarto posto nella classifica 2024 dei principali esportatori di trattrici e macchine agricole.
Calo in valore delle esportazioni italiane di trattrici e macchine agricole nel 2024
(Fonte foto: Ufficio Studi FederUnacoma)
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Nel 2024 la bilancia commerciale del settore ha presentato comunque un saldo attivo, pari a 4,9 miliardi di euro, ma ha mostrato un peggioramento che permane nel 2025 a causa delle tensioni e delle restrizioni nel commercio internazionale.
Infatti, nei primi mesi del 2025, i dazi Usa hanno aggravato la situazione, provocando pressioni su prezzi e costi produttivi. La politica commerciale americana potrebbe penalizzare fortemente il settore italiano della meccanica agricola, se si considera che nel 2024 le esportazioni verso gli Stati Uniti sono state il 12,3% del totale dell'export nazionale di mezzi agricoli. In questo contesto, risulta fondamentale investire maggiormente nella diversificazione dei mercati esteri.
"Già nel primo trimestre del 2025 l'export italiano verso gli Stati Uniti è crollato del 36,8%, fermandosi a 147 milioni di euro - spiega Maschio. Gli Stati Uniti sono passati dal primo al secondo posto, dopo la Francia, tra i principali mercati di destinazione dei macchinari italiani".
Produzione nazionale: costretta a rallentare
Il calo delle esportazioni all'estero e la forte flessione delle vendite nel nostro paese hanno frenato la produzione italiana di mezzi agricoli che ha chiuso il 2024 con un valore complessivo di 14 miliardi di euro, riportando un -14,5% rispetto al 2023. Il contesto complicato ha spinto i produttori a operazioni di riequilibrio attraverso riduzioni di produzione e strategie di contenimento dei costi.
Andamento della produzione italiana di macchine per l'agricoltura dal 2018 al 2024
(Fonte foto: Ufficio Studi FederUnacoma)
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"Ad eccezione del segmento delle macchine per il giardinaggio e la cura del verde, che segna un +0,6% con un valore pari a 905 milioni di euro, tutti i segmenti del comparto agromeccanico sono in negativo rispetto al 2023 - sottolinea Maschio. La produzione di trattrici perde il 29% fermandosi a 1,9 miliardi di euro, mentre quella di trattrici incomplete cala del 17%, attestandosi a 1,2 miliardi". In calo in termini di valore anche le produzioni di altre macchine e attrezzature (-9% a fronte di 6,8 miliardi) e di componenti (-17,5% in ragione di 3,3 miliardi).
Tuttora l’andamento della produzione nazionale appare condizionato dalle dinamiche dei mercati internazionali e dal clima di incertezza. Nel settore si auspica una ripresa delle esportazioni, nonché una crescita del mercato interno, nel corso del 2025. Fattori di rilancio potrebbero essere l'aumento della produzione agricola, la ripresa degli scambi internazionali, il rinnovo del parco macchine nei mercati maturi e la richiesta di mezzi moderni nei paesi in via di sviluppo.
Il mercato in Italia nei primi cinque mesi 2025
Nei primi cinque mesi del 2025, in Italia sono stati immatricolati 6.729 trattori, un numero sostanzialmente in linea con il dato riferito allo stesso periodo del 2024 (6.746 mezzi venduti). Non c'è ancora un'inversione di tendenza, anche se il bimestre aprile-maggio registra una crescita del 9% che potrebbe prefigurare una ripresa delle vendite.
Immatricolazioni di trattrici in Italia da gennaio a maggio 2025 a confronto con gli ultimi 5 anni
(Fonte foto: Elaborazioni Ufficio Studi FederUnacoma su dati Ministero dei trasporti)
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Da gennaio a maggio 2025, le immatricolazioni di trattrici con pianale di carico riportano un +42,1% in virtù di 334 unità vendute, mentre le registrazioni di sollevatori telescopici e rimorchi segnano, rispettivamente, un +0,5% (409 mezzi) e un -2,7% (3.181 mezzi) mantenendosi agli stessi livelli del 2024.
Le vendite di mietitrebbie registrano, invece, un calo consistente del 40%: il passivo è riferito a un numero limitato di macchine - solo 60 - immatricolate tra gennaio e maggio.






































