L'Isobus - in continua evoluzione con l'avvento del Tractor-Implement Management TIM e dell'Isobus ad alta velocità - assicura indiscutibili vantaggi operativi su tutte le macchine agricole, comprese quelle meccaniche per la lavorazione del terreno (aratri, erpici, coltivatori, frese).
Tuttavia, la produzione o l'acquisto di attrezzature Isobus non è alla portata di tutti. Tra i piccoli produttori, molti devono fermarsi di fronte ai costi elevati per lo sviluppo di hardware e software o alla mancanza di un ufficio tecnico che progetti l'elettronica di bordo. Nuove soluzioni sono oggi in grado di rispondere a questa fetta di "esclusi" permettendo la modernizzazione di macchine anche meccaniche e rendendole capaci - senza investimenti eccessivi - di dialogare con i trattori.
I benefici dell'Isobus più fruibile
La possibilità di installare appositi sensori in retrofit apre loro le porte - anche se non le spalanca - del mondo Isobus. "Le macchine puramente meccaniche dotate di trasmettitori che comunicano in modalità wireless con ricevitori installati sulle trattrici e connessi alla rete Isobus, consentono la raccolta di dati sul terminale in cabina" spiega Alessio Bolognesi dell'ufficio tecnico di FederUnacoma. "Il conducente può utilizzare queste informazioni relative agli attrezzi per lavorare in modo più consapevole, pur non potendo ricorrere all'elettronica per gestirli perchè privi di attuatori elettronici".
Oltre a fornire dati, i sensori migliorano la sicurezza operativa, inviando alert per evitare ribaltamenti o altri incidenti, e rendono possibile la manutenzione predittiva. I dati utilizzati sono le superfici e le ore lavorate, parametri utili alla segnalazione di quando effettuare gli interventi di manutenzione necessari. "Tali soluzioni sono pensate non tanto per il miglioramento della produttività quanto piuttosto per la fornitura di servizi aggiuntivi che aiutino a operare correttamente e prolungare la vita utile delle attrezzature" aggiunge Bolognesi.
Cobo EasyFit, dialogo possibile tra attrezzi meccanici e trattore
La tecnologia Isobus è ormai un must per seminatrici e irroratrici che possono operare con precisione e senza sprechi, ma non per le attrezzature usate nella lavorazione del terreno. Tra i pochi attrezzi di questa categoria Isobus compatibili, si segnalano l'aratro 2500 i-Plough e il coltivatore Turbo T i-Tiller di Kverneland oltre all'aratro Vari Master L di KUHN.
È dedicato ai modelli privi di centraline che vogliono entrare nel mondo Isobus il kit EasyFit di Cobo Group. "Semplice da usare, EasyFit è composto da due sensori che consentono agli implement meccanici di instaurare una comunicazione wireless con i trattori e non richiedono grandi risorse per la gestione" afferma Gino Mainardi, responsabile innovation&advanced engineering Cobo. "Un sensore WED™ (transponder) invia i dati relativi all'attrezzo su cui è installato a un sensore UWR (Universal Wireless Receiver), che - montato sul trattore - riceve e carica le informazioni sul virtual terminal in cabina".
Kit EasyFit di Cobo Group
La trasmissione dei dati dal transponder WED (alimentato a batteria) al sensore UWR avviene su una frequenza da 2.4 Ghz e prevede un uso limitato delle batterie, garantendo un funzionamento prolungato. Le informazioni ricevute da UWR - capace di identificare in modo univoco il dispositivo cui è collegato e connesso alla rete Isobus della trattrice - sono poi codificate e rese disponibili attraverso la porta CAN. I limiti di memoria rendono il kit di Cobo indicato per attrezzature meccaniche (erpici, fresatrici, ecc.) piuttosto che per macchine più complesse, come seminatrici e sprayer.
Dopo aver ottenuto la certificazione Aef a gennaio 2020, EasyFit è ora pronto per la messa a punto sugli erpici di Frandent. "Probabilmente disponibile sul mercato verso la fine del primo semestre 2020, il kit completa l'offerta di Cobo e - precisa Mainardi - è interessante sia per le imprese italiane che producono implement per la lavorazione sia per le aziende agricole che hanno trattori Isobus". Con EasyFit l'utente può visualizzare i parametri dell'attrezzatura sul terminale e fare un uso più intelligente della potenza della trattrice, risparmiando carburante e rispettando l'ambiente.
Isomax: lo sviluppo dell'Isobus secondo Agxtend
Altra novità per la comunicazione implement-trattore è Isomax, kit open-source realizzato da Agxtend (parte di CNH Industrial) in collaborazione con OSB AG, Fliegl, Competence Center Isobus e premiato agli Agritechnica Innovation Awards 2019. Certificato Aef, Isomax è un sistema completo (con connettore e centralina), universale e utilizzabile con qualsiasi terminale Isobus che permette ai proprietari di attrezzi non di ultima generazione di collegarli al sistema Isobus del trattore e ai professionisti elettronici delle case costruttrici di sviluppare soluzioni Isobus compatibili a costi ridotti.
Il kit adatto ai piccoli produttori di macchine agricole presenta una combinazione di piattaforme Isobus e sensori. Attivabile rapidamente, Isomax usa reti Wi-Fi e Bluetooth e funziona grazie alla presa CAN, a un processore dual-core con elevata potenza di elaborazione, a un sensore MEMS per la registrazione dei tempi trascorsi in campo, su strada o delle ore di lavoro effettive e a un web server per l'accesso da smartphone. Plus del sistema sono il riconoscimento automatico dell'attrezzo, la funzione Isobus TC-GEO e la possibilità di connessione ad altri sensori tramite Bluetooth, WLAN o BLE.
Retrofit delle attrezzature con iQblue connect
Gli attrezzi meccanici esistenti possono trasformarsi in macchine intelligenti anche con il versatile kit iQblue connect di Lemken. Vincitore di una medaglia d'argento alla scorsa Agritechnica, il modulo iQblue connect basa il proprio funzionamento su un'interfaccia Isobus per il collegamento al trattore, un sistema Gps, una connessione dati mobile per la comunicazione e un sensore installato sull'attrezzo. Quest'ultimo registra le informazioni utili (larghezza o profondità di lavoro) e le trasmette al modulo.
Unità mobile, iQblue connect è utilizzabile con un'ampia gamma di strumenti poiché può essere trasferito con facilità da un attrezzo all'altro e può adattarsi automaticamente all'implement a cui è collegato in qualsiasi momento. Oltre a permettere di automatizzare gli attrezzi meno evoluti in modo semplice ed economico, il sistema di Lemken consente l'installazione di nuove funzioni in un momento successivo.