L'analisi sull'andamento dei prezzi medi delle castagne comuni condotta da Borsa Merci Telematica Italiana sui principali mercati all'ingrosso della Rete Italmercati, mostra una significativa diminuzione rispetto allo scorso anno.
Lo comunica Bmti con una nota diffusa alla stampa ieri, 22 ottobre 2025. A spingere i prezzi al ribasso, sempre secondo Bmti, un'annata particolarmente abbondante, anche se le prime stime produttive - secondo quanto AgroNotizie® apprende da altre fonti - non saranno pronte prima della prossima settimana.
"Il calo è evidente in tutte le pezzature analizzate" si sottolinea da parte di Bmti.
Infatti, per la pezzatura da 48-50 unità per un chilogrammo di peso, quella di maggior pregio, il prezzo è sceso dai 5,00 euro al chilo del 2024 ai 4,70 euro della campagna 2025, con una diminuzione su base annua del 6%.
E le cose vanno anche peggio per i calibri minori: sulla pezzatura 60-65 unità per un chilogrammo si registra il calo maggiore, con un prezzo passato da 4,70 euro al chilo del 2024 ai soli 3,90 euro della campagna di raccolta 2025, segnando un -17%.
In una posizione intermedia si pone la pezzatura da 70-75 unità al chilogrammo: il prezzo è sceso dai 4,10 euro al chilo della scorsa annata a soli 3,50 euro al chilo del raccolto 2025, con un ribasso del -14%.
"Questo andamento discendente dei prezzi è attribuito alla buona produzione stagionale che ha portato ad alti quantitativi disponibili, accompagnata da una domanda che invece rimane contratta, soprattutto nel Sud Italia, a causa delle temperature ancora calde per la media del periodo, che non orientano gli acquisti dei consumatori verso prodotti tipicamente autunnali" questa l'analisi del fenomeno da parte di Bmti.
Sul fronte dell'offerta di prodotto, AgroNotizie® trova conferma in ambienti castanicoli campani e piemontesi sulla ripresa produttiva, che sarebbero però a macchia di leopardo in Campania, prima regione produttrice nazionale, mentre il raccolto si presenterebbe uniformemente in crescita in Piemonte, seconda regione produttrice di castagne in Italia, in particolare nel torinese. Entro la prossima settimana dovrebbero essere disponibili le prime stime produttive regionali.
A fronte di questo scenario, è iniziata anche la produzione dei marroni, varietà più pregiata, presto disponibile nei mercati italiani. "Secondo le prime rilevazioni effettuate - scrive ancora Bmti - i loro prezzi all'ingrosso oscillano attualmente da 4,00 a 6,00 euro/chilogrammo, a seconda dei mercati di provenienza e della pezzatura".
I marroni, noti per la loro polpa dolce e consistente e la facilità di sbucciatura, si posizionano su una fascia di prezzo che riflette la loro qualità superiore rispetto alle castagne comuni. A differenza di queste ultime, che presentano una polpa più farinosa e che sono spesso utilizzate per puree, zuppe o farine, i marroni sono utilizzati soprattutto in pasticceria, in particolare per la produzione di marron glacés e conserve.
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