Le aziende agricole potranno avvalersi, già dal 2025, della diversificazione colturale per assolvere alla Bcaa 7, Buona Condizione Agronomica e Ambientale n 7, anche senza aver "chiuso" la rotazione del 2024. La Commissione Europea ha autorizzato così un'ulteriore semplificazione della norma di condizionalità contenuta nella Politica Agricola Comune, che prevede l'obbligo di ruotare le colture seminate per evitare la monosuccessione.
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"Una norma, la Bcaa 7, di difficile applicazione per le aziende agricole, fortemente criticata da Confagricoltura e già notevolmente semplificata nel corso di attuazione dell'attuale Pac, anche grazie al lavoro svolto in sinergia con il Masaf" è scritto in una nota di Confagricoltura del 31 gennaio 2025.
Il positivo chiarimento della Commissione fa seguito a una delle richieste che Confagricoltura aveva avanzato già lo scorso giugno, non appena firmato il Decreto di attuazione del Regolamento di semplificazione della Pac e ribadita nel corso dei mesi successivi nei vari momenti di confronto con il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
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"Si tratta di un importante provvedimento per le imprese sia dal punto di vista economico, sia da quello della gestione colturale, poiché consente una migliore programmazione colturale e della domanda unica 2025" si sottolinea da parte di Confagricoltura.
Quello della possibilità di procedere alla diversificazione colturale nel 2025, senza aver chiuso la rotazione nel 2024, era un problema interpretativo del Regolamento Ue 2024/1468 insorto nello scorso anno e posto come quesito dal Masaf agli uffici della Commissione, che si è così pronunciata positivamente.
Come è noto dal 2024 la norma della condizionalità Bcaa 7 prevede la possibilità di scelta da parte dell'agricoltore di optare per la rotazione colturale (cambio di genere all'interno della parcella) oppure per la diversificazione (presenza di 2 o 3 colture di genere diverso). In tutti i casi sono escluse le aziende con meno di 10 ettari di seminativi.
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I chiarimenti di novembre 2024
In un incontro del novembre 2024 tra le organizzazioni agricole e il Masaf era già stata ribadita la possibilità di interrompere la monosuccessione con una coltura secondaria (secondo raccolto) purché adeguatamente gestita, cioè, portata a completamento del ciclo produttivo e che, in ogni caso, sia assicurata la permanenza in campo per almeno 90 giorni, passati i quali la coltura secondaria può essere raccolta oppure sovesciata (ciò era stato chiarito con una nota del capo Dipartimento del Masaf dello scorso 23 gennaio 2024).
Riguardo alla diversificazione e calcolo della superficie a seminativi è stato chiarito che dal conteggio della superficie aziendale devono essere sottratte le superfici destinate a colture sommerse, a biologico e produzione integrata; successivamente è necessario verificare se le superfici a seminativo restanti rientrano nei diversi casi di esenzione previsti dalla norma (Bcaa 7). Se così non è, occorre applicare alla superficie a seminativo residua le percentuali della diversificazione. Inoltre, sempre riguardo alla diversificazione, è stato precisato che la coltura principale è quella più estesa in termini temporali nel periodo 9 aprile-30 giugno.