Si può in poco tempo e in un luogo solo conoscere i tecnici del verde pubblico di tutta Italia, discutere dei problemi degli alberi, scambiarsi soluzioni e avere una panoramica completa di tutti i prodotti e le attrezzature per la progettazione e gestione del verde?
Certamente, questo è quello che accade ogni anno nel corso del Congresso Nazionale di Pubblici Giardini, che dal 12 al 14 dello scorso ottobre si è svolto a Spoleto (Pg) nel Complesso Monumentale di San Nicolò. Gli addetti al verde pubblico, dal Piemonte alla Sicilia, e tanti rappresentanti delle ditte sponsorizzatrici si sono confrontati intorno ai temi della gestione delle alberate, del risparmio idrico, dell'informatizzazione e della corretta progettazione del verde urbano.
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I congressi di Pubblici Giardini, come confermato a Spoleto, si caratterizzano anche per due aspetti della massima importanza per tutti i tecnici del settore: da lato pratico l'opportunità di sperimentare prodotti e vedere all'opera macchine e attrezzature e dal lato teorico l'apprendimento durante convegni di esperienze e soluzioni messe in atto sia da colleghi di diverse città sia da ricercatori e docenti universitari.
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Il convegno 2023, che si è tenuto nella splendida cornice del Teatro Caio Melisso, ha avuto come tema "Infrastrutture verdi e pianificazione urbanistica", argomento oggi fondamentale in quanto il verde, essendo l'elemento centrale nell'adattamento e nella mitigazione del cambiamento climatico, ha un valore strategico nel governo delle città. D'altra parte l'aumento delle temperature medie annue, le ondate di calore e la tendenziale diminuzione delle piogge, che sono oramai concentrate in pochi eventi, costringono i tecnici a gestire il verde pubblico con modalità differenti rispetto a quanto si era consolidato fino a pochi decenni or sono.
Un momento del congresso al Teatro Caio Melisso di Spoleto
(Foto: Fulvio Tosi, Associazione Pubblici Giardini)
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A margine del congresso, come di consueto, si sono svolte visite ai monumenti della città ed in particolare ai giardini della Casina dell'Ippocastano, bellissimo parco pubblico realizzato nell'Ottocento che, insieme alle aiuole ben curate e alle vedute panoramiche, accoglie vari alberi monumentali tra i quali spicca un cedro dal portamento slanciato e, naturalmente, diversi grandi ippocastani.
A cura di Fulvio Tosi, Associazione Pubblici Giardini, Delegazione Regione Marche
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Fonte: Pubblici Giardini - Associazione italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini