Le borgate marinare di Palermo sono per la città "beni" che vanno tutelati e valorizzati, luoghi di cui i cittadini devono riappropriarsi e che devono "conquistare", per la loro bellezza e cura, i numerosi turisti che giungono nel capoluogo siciliano in tutti i periodi dell'anno. È per questo che sempre più spesso si parla di riqualificazione delle borgate marinare sia dal punto di vista infrastrutturale che del verde ornamentale.


Gli interventi

Uno dei primi progetti che si è concluso e che riguarda il settore del verde è stato denominato "Intervento di riqualificazione del verde urbano all'interno delle borgate marinare della Città di Palermo" concluso da poco dall'Amministrazione Comunale, grazie ai fondi Cipe previsti per il Patto per lo Sviluppo della Città di Palermo - Progetto Papa 122, che ha finanziato un'opera per un importo complessivo di 1.500.000 euro.

Leggi anche In onor di "Messer Albero"

Un progetto importante che ha previsto la riqualificazione prevedendo la sostituzione di intere alberate a fine ciclo e in alcuni casi l'integrazione di quelle morte, prevedendo anche la sostituzione di quelle che si sono abbattute, previa triturazione ed eliminazione delle ceppaie, in quanto ritenute pericolose a seguito di indagine con il metodo Vta, Visual Tree Assessment.

 

Dove

La scelta delle aree d'intervento, tra le diverse borgate marinare insistenti nel territorio comunale, è ricaduta in quattro aree strategiche: la zona A di Barcarello-Sferracavallo, la zona B di Mondello, la zona C di Romagnolo e, infine, la zona D dell'Addaura. Un lavoro importante che ha visto il coinvolgimento del settore verde del Comune di Palermo e della Reset, la società consortile del Comune che tra le altre cose si occupa anche del verde. I lavori, iniziati nel 2018, si sono conclusi nel 2022, consegnando alla cittadinanza un nuovo look.

 

Cosa è stato fatto

Le opere hanno riguardato non solo la sostituzione delle alberate delle borgate marinare, ma anche la cura e manutenzione sia delle aree a verde con la vegetazione ornamentale in esse presenti, oltre alla riqualificazione con la creazione di nuove aree verde, che un tempo erano incolte e degradate.


Considerato che molte borgate marinare per il loro pregio paesistico e architettonico ricadono in zone tutelate da vincolo paesaggistico, nel rispetto delle prescrizioni fornite dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali, sono state reinserite per lo più le originarie specie arboree presenti nelle località balneari o prediligendo specie mediterranee (pino, leccio, olivo, mirto, oleandro, eccetera), che hanno consentito di non alterare il paesaggio e di ben adattarsi al microclima salmastro delle borgate marinare.

Leggi anche Palme, lotta biologica applicabile

Il progetto anche per gli alberi che non sono stati abbattuti ha previsto una manutenzione straordinaria con interventi cesori volti a ristabilire un'architettura più equilibrata e organica, eliminando o mitigando i fattori di rischio per la loro stabilità, mentre per le nuove essenze arboree sono stati previsti interventi di manutenzione di allevamento e di irrigazione che hanno consentito di raggiungere altissimi valori di attecchimenti nonostante le torride stagioni estive caratterizzate da prolungata siccità.

 

palma-palermo-fonte-dario-del-bosco-associaizone-pubblici-giardini-20231206.jpeg

Alcune palme sono state sostituite, altre messe in sicurezza

(Fonte: Dario Del Bosco, Associazione Pubblici Giardini)

 

Come in ogni lavoro, non sono mancate delle criticità che sono state superate con variazioni che non hanno apportato nessun maggior costo e sempre compatibili con le prescrizioni rilasciate dalla Soprintendenza. Infatti, con le economie sono state sostituite alcune palme di grandi dimensioni del genere Washingtonia, che sono state attaccate dal punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus) trasmesso dalle vicine Phoenix canariensis, già presenti dallo stato originario, che a sua volta sono state sostituite anch'esse. Sempre tra le varianti in corso d'opera, si è introdotta una vera innovazione per la città di Palermo, utilizzando per la prima volta degli ancoraggi sotterranei ad ancora per la messa in sicurezza di grandi esemplari di palme, che hanno consentito di abbandonare le impattanti strutture temporanee con tutori a traliccio, che avrebbero impattato con il paesaggio marino delle borgate marinare.

Leggi anche Alberi in città: l'albero giusto al posto giusto

Il progetto di riqualificazione delle borgate marinare si è quindi concluso positivamente attuando un'organica gestione del verde della città per una migliore organizzazione ed espletamento dei servizi resi alla cittadinanza.


Il verde a Palermo è una risorsa che va tutelata e valorizzata anche con altri progetti che sono in itinere e che riguardano il Parco della Favorita, le ville storiche, e il verde di quartiere, grazie ai quali sarà possibile consegnare ai cittadini spazi verde sempre più vivibili e fruibili.

 

A cura di Dario Del Bosco, Delegazione Regione Sicilia, Associazione Pubblici Giardini


Footer Pubblici Giardini
Visita il sito - Scopri le Delegazioni regionali
Pagina Facebook - Gruppo Pubblici Giardini Facebook
info@pubblicigiardini.it

Questo articolo fa parte delle collezioni: