Nella Commissione Politiche Agricole dell'11 settembre scorso, tenutasi a Caserta, sono molti i temi affrontati: riforma della gestione del rischio in agricoltura, peste suina, decreto per la peronospora e - in prospettiva - anche sulla valorizzazione delle filiere ortofrutticola e del vino.
In mattinata dell'11 settembre il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida è intervenuto alla Reggia di Caserta, confermando la massima disponibilità e accogliendo la richiesta dei tavoli tecnici su tutti gli argomenti trattati avanzata dalla Commissione. E anche se la riunione ha avuto un carattere interlocutorio, l'assessore all'Agricoltura della Campania, Nicola Caputo sulla disponibilità del ministro a riformare gli strumenti per la gestione del rischio ha parlato di "incontro decisivo".
"La riunione di oggi - ha affermato il ministro Francesco Lollobrigida - dimostra il rapporto virtuoso e costante tra il Ministero che rappresento e le regioni. Un confronto fluido per accelerare la ricerca di soluzioni nell'interesse della collettività e affinché l'agricoltura sia sempre più centrale nel dibattito politico. Peronospora, granchio blu, alluvione e caccia: su questi temi, come su tanti altri, il Governo continuerà a lavorare in accordo con le regioni".
Verso la regionalizzazione della gestione del rischio
In particolare, il ministro Lollobrigida, durante la Commissione Politiche Agricole tenutasi l'11 settembre 2023 nella Reggia di Caserta, di fronte alla unanime richiesta degli assessori all'agricoltura d'Italia di regionalizzare almeno in parte gli strumenti per la gestione del rischio cofinanziati dalla Politica Agricola Comune (Pac) - sia sul piano decisionale che finanziario - si è reso disponibile a ricevere dalla Commissione Politiche Agricole, coordinata dall'assessore della Regione del Veneto Federico Caner, una proposta formale che vada nella direzione richiesta dalla regioni.
La richiesta delle regioni era stata anticipata durante il convegno di Cia Campania al Bufala Fest del 10 settembre scorso, pure ripresa da AgroNotizie®.
Al risultato si giunge dopo mesi di pressing dell'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, e dopo una precisa presa di posizione di Cia Agricoltori Italiani, e proprio mente si registra il fallimento dello strumento assicurativo, troppo puntato sulle regioni del Nord Italia e su due colture - melo e vite da vino - e che ha visto raddoppiare i costi delle polizze per gli agricoltori e con il rischio concreto, come illustrato dal professor Fabian Capitanio durante il talk organizzato da Cia Campania, che l'aiuto pubblico alla sottoscrizione delle polizze stesse crolli dal 70% al 35% per carenza di budget.
"Un incontro decisivo per il futuro della nostra agricoltura, che rafforza ulteriormente le relazioni e il dialogo tra Governo e regioni" ha commentato l'assessore campano Caputo.
“Abbiamo portato al centro del dibattito le emergenze che attanagliano i territori italiani - ha aggiunto Caputo - ci siamo concentrati, in particolare, sul tema della gestione del rischio, che ho portato all'attenzione anche del Comitato delle Regioni di Bruxelles. L'agricoltura si sta evolvendo e i continui cambiamenti climatici ci impongono di adottare un nuovo approccio, anche grazie alle innovazioni a nostra disposizione".
"Intanto - ha concluso l'assessore campano - abbiamo ottenuto un risultato importante. Le nostre istanze sono state accolte e nelle prossime settimane apriremo un tavolo tecnico tematico per definire le strategie da mettere in campo”.
“Si tratta di un brillante primo risultato, che apre le porte, sia pure in prospettiva, ad una riforma del sistema della gestione del rischio in Italia sin dalla programmazione 2023-2027 più orientata ai fondi di mutualizzazione e alle colture mediterranee e al quale come Cia Campania abbiamo offerto un decisivo contributo con l'incontro organizzato sul tema lo scorso 10 settembre a Napoli durante il Bufala Fest e che ha visto la partecipazione degli assessori all'agricoltura di tutte le regioni italiane che hanno avuto modo di confrontarsi sull'argomento e registrare importanti convergenze sul punto" ha commentato Raffaele Amore, presidente di Cia Campania.
Gli altri temi affrontati in Commissione Politiche Agricole
"Ho rappresentato al ministro alcuni importanti dossier - ha detto ancora l'assessore Caputo - che saranno approfonditi nei tavoli tecnici. Siamo sulla buona strada per arginare la diffusione della peste suina africana, grazie all'azione coordinata che abbiamo messo in campo con la Regione Campania".
Caputo ha aggiunto: "Ci siamo confrontati sulla promozione e valorizzazione delle nostre filiere, a partire dal settore ortofrutticolo e vitivinicolo, colpito da emergenze fitosanitarie. In particolare, ho sollecitato un intervento del Governo per sostenere le aziende in difficoltà che, a causa della peronospora, solo in Campania hanno subito danni stimati tra 40 e 50 milioni di euro".
Al centro del dibattito anche la questione dell'Organismo pagatore regionale. “Dobbiamo decidere il modello da adottare - ha infine concluso l'assessore campano Nicola Caputo - in un momento storico dove tutte le regioni si sentono penalizzate. La scelta è tra il modello nazionale Agea e gli Organismi pagatori regionali, considerando che la priorità è valutare le specificità delle singole regioni e garantire la vicinanza alle imprese. Uno strumento sempre più importante per assicurare risposte puntuali agli agricoltori”.
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