Cerealicoltura e prevenzione dei danni da gelate in ambito ortofrutticolo. Questi i temi toccati in Nord Italia nell'ultima settimana, entrambi dall'Emilia Romagna.

 

Emilia Romagna

 

Cereali, calo medio della produzione del 20%

Per il secondo anno consecutivo, l'Emilia Romagna registra un calo medio della produzione cerealicola di oltre il 20%, secondo le analisi di Confagricoltura Emilia Romagna. Dai dati emerge una regione spaccata in due a causa dell'alluvione, con dati molto al di sotto della media nell'areale colpito da inondazioni e piogge torrenziali, rispetto ad areali come Parma e Piacenza, dove si raggiungono punte più che soddisfacenti considerando l'annata. Circa 13mila ettari di grano e orzo sono rimasti sott'acqua per più di tre giorni e quindi sono considerati persi, senza considerare le difficoltà della trebbiatura dovute all'eccesso di terra e fango.

 

"Come la siccità l'anno passato, così anche l'alluvione ha tagliato la produzione cerealicola 2023 con rese che in regione si fermano mediamente a 60-62 quintali a ettaro per il grano tenero e 45-47 quintali per il grano duro - spiega il presidente della Sezione Cereali di Confagricoltura Emilia Romagna Lorenzo Furini - si stimano nel complesso standard qualitativi medio-bassi, ma con prodotto salubre".

 

"L'Emilia Romagna - continua Furini - è la terza regione per ettari coltivati a grano duro dopo Puglia e Sicilia, oltre a essere la prima a Nord. Nell'ultimo biennio ha visto incrementare del 60% la superficie investita, anche sulla spinta di filiere d'eccellenza come quella della pasta, ma ora rischia un rallentamento molto forte degli investimenti per scarsa redditività".

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Psr, 1 milione per la prevenzione alle gelate primaverili

Ammontano a oltre 1 milione di euro le risorse del terzo bando relativo alla prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili. In un periodo caratterizzato dal perdurare di eventi avversi che mettono a rischio la continuità produttiva delle imprese, in particolare nel settore ortofrutticolo sempre più colpito da gelate primaverili, la Regione continua a sostenere il versante della prevenzione, riconoscendone il ruolo fondamentale.

 

Il sostegno, pari al 70% del costo ammissibile dell'investimento, riguarderà l'acquisto e messa in opera di ventilatori e/o bruciatori con funziona antibrina, l'adeguamento di impianti irrigui esistenti al momento della domanda, limitatamente all'inserimento di linee di adduzione ed ugelli/erogatori specificatamente dedicati ad espletare la sola funzione antibrina. Le domande potranno essere presentate entro il 19 settembre 2023.