In Emilia Romagna va gradualmente componendosi il quadro dei danni al settore agricolo. Secondo una nota della Regione Emilia Romagna, per ora regge la prima stima di 1,5 miliardi di euro di danni solo in termini di mancata Produzione Lorda Vendibile e si è fatto più chiaro il risultato del vero e proprio sventramento del territorio operato dall'alluvione, che ha seriamente danneggiato le colture arboree permanenti e le ortive.

 

Dall'analisi del Centro Servizi Ortofrutticoli (Cso) dell'Emilia Romagna emerge che le coltivazioni colpite dall'alluvione rappresentano il 45% circa della superficie ortofrutticola regionale, pari a quasi 80mila ettari.
Tra le specie orticole, il comparto rappresenta nei comuni alluvionati poco meno di 22mila ettari, quasi il 30% della regione; la superficie frutticola nei medesimi territori conta oltre 56mila ettari, pari a più del 50% della consistenza regionale. Più in generale tra le arboree, la vite è quella maggiormente coinvolta con circa 27mila ettari, pari al 50% della superficie complessiva della regione, di cui oltre il 60% a Ravenna.

 

La produzione di pesche e nettarine colpita è pari a 7.500 ettari di colture nei comuni colpiti, oltre il 90% della produzione di tutta la regione. Altre specie particolarmente concentrate in questi territori sono le albicocche con poco meno di 4.500 ettari, quasi il 90% del prodotto regionale e il kiwi con oltre 4.200 ettari, oltre il 95% della regione.

 

Il pero coltivato nelle zone colpite copre una superficie di circa 2.600 ettari, pari a quasi il 20% del totale regionale. Sul piano nazionale, l'Emilia Romagna è la prima regione produttrice di albicocche, circa il 30% del totale nazionale. Ne consegue che i territori coinvolti dall'alluvione concorrono a oltre il 25% alla produzione italiana.

 

Un peso importante è ricoperto in ambito nazionale anche dalle nettarine, dove la Regione rappresenta oltre il 20% del totale, praticamente tutto concentrato nelle aree raggiunte dall'alluvione. Va considerato in particolare in questo caso che dato il calendario di raccolta, e quindi di disponibilità del prodotto italiano, le nettarine coltivate nelle aree alluvionate, rappresentano da metà luglio fino al termine della campagna oltre il 40% dell'offerta disponibile a livello nazionale.

 

La regione è al secondo posto per produzione di ortofrutta in Italia, dopo la Puglia e rappresenta in termini di volume il 15% dell'ortofrutta nazionale, con alcune specie che primeggiano sul totale nazionale. Si tratta di oltre 180.000 ettari di ortofrutta.

 

Nell'ambito della regione, le province di Ravenna e Forlì Cesena, quelle maggiormente interessate dall'alluvione, concorrono con oltre il 30% alla produzione di ortofrutta regionale; se aggiungiamo anche Bologna e Rimini, si arriva ad oltre il 50%.

 

Sono davvero molti anche gli animali da allevamento coinvolti nell'alluvione, tra i quali suini, ovini, faraone, tacchini, polli, bovini, cavalli. Ogni segnalazione di danni alle produzioni agricole e/o alle strutture aziendali e infrastrutture interaziendali subìti dalle aziende agricole deve essere effettuata compilando il questionario raggiungibile a questo link.

 

In apicoltura la stima delle perdite si attesta su 50mila arnie perdute su 150mila presenti in regione. Anche per questo settore è possibile segnalare le perdite la medesimo link sopra riportato.