Un nuovo Piano Olivicolo Nazionale che parta dalla Puglia; la nomina di un commissario straordinario con poteri e risorse per affrontare la tragedia Xylella fastidiosa; l'unione delle due attualmente esistenti in un'unica Organizzazione Interprofessionale di settore.

 

Sono solo alcuni degli impegni presi sabato 18 marzo 2023, a Bitonto, dal sottosegretario Masaf Patrizio La Pietra e dal deputato Marco Cerreto (Commissione Agricoltura della Camera) davanti a olivicoltori e frantoiani di tutta la Puglia convocati da Cia Agricoltori Italiani di Puglia e Italia Olivicola.

 

Al centro del confronto, moderato dal vicepresidente vicario Cia Puglia Giannicola D'Amico e presieduto da Gennaro Sicolo leader di Italia Olivicola e presidente regionale Cia Puglia, soprattutto le problematiche attinenti alla Xylella fastidiosa  e alla redditività in caduta libera per il settore.

 

La Pietra, sì al commissariamento

"Nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto", ha detto il sottosegretario La Pietra a proposito degli effetti del batterio, "ho trovato una situazione drammatica. Non possiamo più parlare di emergenza, sono passati dieci anni, occorre risolvere strutturalmente il problema Xylella. Il Governo deve intervenire", ha aggiunto La Pietra, "faccio mia la vostra istanza per la nomina di un commissario straordinario. Parlerò col ministro Francesco Lollobrigida appena tornato a Roma e spero di potervi dare risposte nel più breve tempo possibile. Il problema non è solo sulle risorse, ma anche sul come vengono utilizzate".

 

Cerreto, indagine conoscitiva su Xylella

Marco Cerreto, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha riferito la decisione di incardinare - proprio in Commissione - un'indagine conoscitiva sull'attuale situazione inerente alla Xylella fastidiosa, alle difficoltà di avanzamento di azioni, ristori e fondi previsti e stanziati nell'ambito del Piano di Rigenerazione Olivicola. "Prossimamente - ha dichiarato Cerreto ad AgroNotizie® - sarà anche fissato il calendario delle audizioni".


Il convegno

Il convegno è stato aperto dai saluti di Benedetto Fracchiolla, presidente di Finoliva Global Service Spa, eccellenza assoluta del comparto olio i cui stabilimenti hanno ospitato l'iniziativa. A fare gli onori di casa, anche il sindaco Francesco Paolo Ricci che ha ricordato come circa il 50% dei bitontini fondino il proprio reddito pro capite sulla coltivazione dell'olivo e sull'intero movimento di occupazione e produzione legato alla filiera dell'olio extravergine.


In apertura, Giannicola D'Amico, vicepresidente vicario Cia Puglia, ha ricordato come l'Organizzazione abbia sempre avuto fiducia "nella scienza, non nella fantascienza. Lo abbiamo detto fin dall'inizio che la Xylella non avrebbe atteso i tempi della politica, della giustizia e della burocrazia".


I due esponenti di Governo e Parlamento si sono confrontati con Elia Pellegrino, presidente dell'Associazione Italiana Frantoiani Oleari; Tommaso Loiodice, presidente dell'Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli; Gino Canino, vicepresidente di Italia Olivicola. E hanno incontrato gli olivicoltori di cinque tra le più importanti organizzazioni di produttori olivicoli: Oliveti Terra di Bari, Apo Foggia, Terre di Ulivi, Assoproli e Aproli Bari. Presenti imprenditori olivicoli da Lecce, Brindisi, Taranto, Bat, Foggia e Bari.

 

L'intervento di Sicolo

"Oggi la Puglia rappresenta il 60% della produzione italiana di olio extravergine d'oliva, ma a questa straordinaria quantità e qualità produttiva non corrisponde un eguale peso sui tavoli nazionali e internazionali in cui risiede la governance del settore olivicolo", ha spiegato il leader di Italia Olivicola e presidente di Cia Puglia Gennaro Sicolo.


"Occorre cambiare questo stato di cose e nel sottosegretario La Pietra e nel ministro Lollobrigida abbiamo trovato interlocutori attenti in tal senso. Apprezziamo la disponibilità mostrata dal sottosegretario La Pietra", ha aggiunto Sicolo, "gli impegni assunti a Bitonto, di fronte a tutta la Puglia olivicola, possono e devono essere l'inizio di una svolta".

 

"Ciò che è successo nel Sud della Puglia è spaventoso - ha sottolineato il leader di Italia Olivicola - in dieci anni si è passati da un'area di 25mila ettari colpita dal batterio agli attuali 750mila ettari, con 22milioni di piante d'olivo completamente bruciate dalla Xylella, che avanza 10 chilometri l'anno. O riusciamo a fermarla oppure vedremo azzerare la nostra olivicoltura e, con essa, un'intera economia. La seconda ipotesi non è accettabile", ha proseguito Sicolo, "per questo occorre una svolta, ed è necessario attivarla subito, con azioni concrete e un'accelerazione decisiva. Se facciamo passare ancora del tempo, non avremo più un settore olivicolo".

 

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