Una grande edizione di Bologna Award, il premio internazionale per la sostenibilità agroalimentare, si è celebrata a Bologna. Il premio è stato caratterizzato da un fil rouge dedicato alla resilienza dell'agricoltura e alle strategie di lotta ai cambiamenti climatici che stanno letteralmente cambiando il volto della terra, dei suoi paesaggi e delle sue colture.

Ideato e promosso dal Caab, Centro Agroalimentare di Bologna in sinergia con Fondazione Fico, il premio ha riconosciuto il valore di tanti "eroi" del nostro tempo, studiosi e divulgatori della sostenibilità.

Designati dalla giuria guidata da Andrea Segrè, i vincitori tecnici sono stati Lea Nicita, Marie Sklodowska-Curie Global Research Fellow presso Yale University, e Alessandro Matese, coordinatore dell'Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Gli "ambasciatori" per la comunicazione della sostenibilità designati da Bologna Award, ai quali è andato il premio "City of Food Master" 2021 sono stati:

  • la giornalista Sabrina Giannini, autrice di inchieste giornalistiche importanti con il programma "Indovina chi viene a cena?" su Rai3;
  • la giornalista, autrice e conduttrice Tv Sveva Sagramola, storico volto del live quotidiano Geo su Rai3;
  • il fondatore di Image Line Ivano Valmori, giornalista e saggista impegnato per l'innovazione tecnica nel settore agricolo;
  • il direttore della Lef, Libreria Editrice Fiorentina Giannozzo Pucci;
  • l'autore e conduttore Patrizio Roversi, che ha diffuso i valori legati alla sostenibilità degli stili di vita e del turismo;
  • il conduttore di Linea Bianca Massimiliano Ossini.


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Ivano Valmori durante la consegna del premio


Bologna Award è promosso in sinergia con la Fao, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, e con la Regione Emilia Romagna, la Camera di Commercio di Bologna e il Comune di Bologna.
Aspetto peculiare del riconoscimento è che i vincitori, sin dal momento dell'accettazione, si impegnano a donare il valore del premio in favore di progetti e iniziative di settore sostenibili, durevoli e/o solidali, affinché la ricerca possa moltiplicare circoli virtuosi nell'ambito agroalimentare e agroambientale.