"Con questo provvedimento l'assessorato all'Agricoltura e l'Autorità di gestione del Psr Puglia hanno risolto due nodi cruciali della sottomisura 5.2": è quanto affermano il vicepresidente di Confagricoltura Puglia Maurizio Cezzi e il direttore di Confagricoltura Puglia Carlo Zambelli in merito alla determinazione Autorità di gestione n 147 del 17 marzo 2021 e pubblicata il giorno seguente.
Al centro della vicenda ci sono le emergenze sanitaria ed economica causate dal Covid-19, che hanno creato, tra l'altro, non pochi problemi alle attività agricole che stanno effettuando i lavori previsti dalla sottomisura 5.2 del Psr.
Sulla necessità di prorogare le scadenze e di ottenere una maggiore flessibilità per i reimpianti Confagricoltura Puglia aveva chiesto all'assessore Donato Pentassuglia e all'autorità di gestione del Psr Puglia un intervento.
"Le nostre istanze e segnalazioni hanno trovato la piena disponibilità dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia e dell'Autorità di gestione del Psr. Il provvedimento di oggi va incontro alle esigenze degli agricoltori e consente di risolvere positivamente due importanti questioni connesse al reimpianto di olivi colpiti dalla Xylella fastidiosa", evidenziano Cezzi e Zambelli.
La prima questione attiene alla possibilità di reimpiantare gli ulivi su terreni diversi da quelli oggetto di estirpazione: in questo modo le aziende potranno ripristinare e anche incrementare il potenziale produttivo compromesso dalla Xylella fastidiosa scegliendo i terreni aziendali più vocati alla nuova olivicoltura. Fino a oggi gli imprenditori interessati alla misura di sostegno erano rimasti in uno stato di impasse per le incerte interpretazioni della normativa.
La seconda, e altrettanto importante, questione risolta è relativa alla concessione di una proroga al termine per l'ultimazione dei lavori di reimpianto degli olivi, portata al 30 novembre 2021. Il numero limitato di imprese specializzate in grado di garantire i lavori di espianto e di smaltimento delle piante estirpate, l'andamento meteorologico, le tempistiche per l'approvvigionamento delle nuove piantine e le restrizioni imposte dal Covid-19 hanno prodotto un sensibile allungamento dei tempi di svolgimento delle operazioni; a ciò va aggiunta l'opportunità di poter mettere a dimora i nuovi impianti in periodi agronomicamente più corretti, ossia in autunno-inverno anziché all'inizio dell'estate. Da tali circostanze era emersa la necessità di ottenere una proroga ai termini di conclusione dei lavori inizialmente fissati a giugno 2021.