L'auspicio è quello di ritrovarsi a Rimini, fisicamente, a discutere di affari davanti a una grigliata di pesce, in riva al mare e Renzo Piraccini, presidente di Macfrut e Fieravicola, ci crede: "Siamo molto ottimisti - ha detto oggi, 5 febbraio 2021, durante la conferenza stampa che ha annunciato lo spostamento della fiera dell'ortofrutta a settembre - la campagna vaccinale in corso ci fa ben sperare, ma monitoriamo la situazione". Non più maggio, dunque, ma date rimandate al 7-8-9 settembre 2021, con un'anteprima, il 6 settembre, dedicata alla Cina.
Dopo i dati lusinghieri di settembre 2020, con Macfrut digital, si replica e si rilancia: a tutti gli espositori, infatti, verrà offerta la possibilità di avere, oltre allo stand fisico, anche quello virtuale, mantenendo però, per chi non potrà viaggiare o non se la sente di viaggiare, anche solo lo stand virtuale.
"Al momento - ha detto ancora Piraccini - prevediamo sei padiglioni per Macfrut e due per Fieravicola ma, in caso di necessità, si può sempre ampliare. Ci aspettiamo grande adesione, c'è voglia di tornare ad incontrarsi. Macfrut non è solo business però, è anche un momento di contenuti, si terrà il Terzo congresso internazionale delle biosoluzioni e ci saranno molti eventi organizzati dalle aziende partecipanti. Negli stessi giorni si terrà l'Asparagus day perché anche la filiera dell'asparago ha bisogno di fare il punto".
La Sardegna è stata confermata regione partner mentre lo Spices and herbs global expo, il primo salone in Europa dedicato alle spezie e alle erbe officinali ed aromatiche, inizialmente previsto per maggio, è stato rimandato al 2022. La logica è stata quella di non andare a sovrapporsi con Sana, salone del biologico e del naturale di Bologna.
L'edizione 2020 di Macfrut, completamente digitale, ha dato i suoi frutti: rafforzare i rapporti con la Cina, ed ecco che quest'anno, il 6 settembre, un giorno prima dell'inizio della fiera, si terrà il China day. Ospite della conferenza stampa Ma Hongtao, direttrice del Centro di promozione del commercio agricolo del ministero dell'Agricoltura e affari rurali cinese che ha confermato i numeri di Macfrut digital 2020, relativi alla Cina: ottantasette aziende partecipanti e un giro d'affari generato per 10 milioni di dollari.
Quest'anno Ma Hongtao prevede che le aziende saranno più di cento e che, in caso di possibilità di viaggiare, non si tratterà solo di una partecipazione virtuale: "Nel corso degli anni, Macfrut è diventata una delle più influenti fiere ortofrutticole d'Europa e dell'area mediterranea - ha detto Ma Hongtao - insieme con l'eccellente contributo congiunto fra Cina e Italia all'approfondimento e al rafforzamento continuo del progetto 'Belt and road' e con l'incessante espansione degli scambi agricoli e del commercio di prodotti dell'agricoltura tra i due paesi, Macfrut seguiterà ad essere un importante ponte di collegamento tra i mercati di Europa e Cina. La sua capacità di innovazione nel campo dei servizi relativi ad acquisti internazionali, scambi commerciali, matchmaking accurati, la farà certamente diventare un'importante piattaforma per gli scambi del settore ortofrutticolo a livello mondiale".
Non si poteva non notare la vicinanza di date fra Cibus e Macfrut, su questo Renzo Piraccini ha precisato: "Devo dire con Cibus avremmo voluto addirittura sovrapporci, non lo vediamo quindi come elemento di concorrenza. Purtroppo Cibus non aveva a disposizione il quartiere nelle stesse date".