Ci sono nuove speranze per le aziende agricole che lo scorso maggio avevano fatto, con Ismea, la procedura per la concessione della cambiale agraria: con la conversione in legge del decreto Rilancio, è stata infatti nuovamente finanziata. L'articolo 222 comma 4 trasferisce a Ismea 30 milioni di euro da destinare a prestiti cambiari a tasso zero.
 
Pur essendo in arrivo all'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare denaro fresco, il portale per inoltrare la documentazione e fare richiesta per accedere al finanziamento non sarà riaperto. A maggio, quando era stato attivato lo strumento, Ismea era stata letteralmente sommersa di richieste finendo in tempi rapidissimi i 30 milioni che aveva a disposizione e non potendo dare risposta positiva a tutte le aziende agricole che, teoricamente, avrebbero avuto diritto. I tecnici quindi ripartiranno proprio da lì, procedendo in ordine cronologico di arrivo della documentazione via Pec, per rispondere a chi aveva le carte in regola ma era rimasto escluso per soli motivi di disponibilità economica dell'ente. Saranno quindi analizzate le domande già pervenute.

Analizzando il documento che rende noti i beneficiari del finanziamento e le date di inoltro documenti, si scopre che i primi 30 milioni sono andati esauriti in soli sei giorni a partire dall'8 maggio 2020. Non tutte le aziende agricole hanno ottenuto finanziamenti da 30mila euro, i tagli sono anche molto più piccoli, si parte addirittura da 1.500 euro. L'ultimo esito positivo comunicato risale al giorno 13 maggio, ore 16:28. Se siete dunque fra coloro che hanno seguito correttamente la procedura e hanno tutte le caratteristiche richieste per avere diritto potreste presto ricevere una mail da Ismea che vi avverte di aver accolto la vostra domanda. Le erogazioni dei finanziamenti, fanno sapere da Roma, riprenderanno non appena saranno trasferiti all'istituto i 30 milioni stanziati.
 
La cambiale agraria è un prestito, per quanto a tasso zero e senza spese di istruttoria, non si tratta di un finanziamento a fondo perduto, eppure, vista l'annata difficilissima con il Covid-19 che ha messo a dura prova l'economia italiana, non solo agricola, anche 30mila euro possono fare la differenza. La caratteristica principale della cambiale agraria è infatti che l'istruttoria è rapidissima e i soldi arrivano in tempo pari a zero sul conto corrente dell'imprenditore agricolo fornendo una boccata d'ossigeno.

"Confermo che il finanziamento è arrivato immediatamente" ha raccontato ad AgroNotizie Francesco Delli Carri, titolare dell'azienda agricola DauniAlleva di Manfredonia (Foggia) con più di quattrocento capi di bufale in allevamento. "Abbiamo compilato la domanda con l'aiuto delle organizzazioni agricole e tutto è andato per il meglio, i soldi serviranno a fare investimenti. Non bisogna mai fermarsi, c'è sempre da investire in innovazione".

Per l'azienda agricola Ledà D'Ittiri di Alghero (Ss), il finanziamento è arrivato proprio al momento giusto: "L'emergenza coronavirus ha fermato il turismo e per noi che produciamo vino e olio e vendiamo al dettaglio, in azienda, ai turisti che partecipano alle visite guidate ha significato praticamente il blocco dell'attività. Il finanziamento ci serve proprio per avere liquidità immediata e poter superare questo momento. I campi vanno avanti, i dipendenti devono comunque essere pagati" ha raccontato sempre ad AgroNotizie Annamaria Delitara, amministratrice dell'azienda. "Devo dire che è stato il miglior finanziamento che abbiamo mai ricevuto perché è stato immediato. Noi siamo in Sardegna e anche se non siamo riusciti ad andare a Roma per firmare, ci siamo organizzati con il nostro notaio per l'autentica della firma e le cambiali ci sono state spedite. Il tutto si è risolto in una quindicina di giorni, mai successo prima".