La zona infetta da Xylella fastidiosa non soggetta alle norme di contenimento è oggetto di una speciale linea di finanziamento per i Distretti agroalimentari di qualità: "Superano la prima fase prevista dal bando per il finanziamento dei contratti di distretto della Xylella i tre progetti presentati" annuncia il 22 luglio scorso una nota stampa del ministero alle Politiche agricole.

"I programmi - continua la nota - che propongono investimenti per oltre 135 milioni di euro e con 193 aziende partecipanti, hanno passato l'analisi dell'ammissibilità senza necessità di integrazioni e quindi approdano alla valutazione tecnico economica".

Nella nota del Mipaaf si fa notare come la fase di analisi di merito della progettualità e delle proposte di rilancio del territorio colpito dal batterio inizi "Con trenta giorni di anticipo" rispetto al cronoprogramma.

"Al termine di questa fase, per la quale il bando prevede novanta giorni di tempo, sarà stilata una graduatoria di merito dei progetti" sottolinea la nota.

La richiesta di finanziamenti a fondo perduto è di circa 80 milioni di euro a fronte di risorse per 18 milioni: una disponibilità attuale del ministero che ammonta a 13 milioni di euro ai quali si sommano i 5 milioni previsti dal Piano di rigenerazione olivicola della Puglia.
 

Le dichiarazioni della ministra Bellanova

"Ben 193 aziende coinvolte in tre programmi di investimento - ha dichiarato la ministra Teresa Bellanova - sono un segnale incoraggiante della tenacia e della voglia di fare impresa del nostro territorio. E a queste aspettative il ministero deve dare risposta in tempi certi e rapidi".

"Per questo sono soddisfatta che si siano dimezzati i tempi per l'analisi dell'ammissibilità e che ora si possa procedere con la valutazione qualitativa" ha aggiunto la ministra Bellanova.

"È importante che per rispondere ai danni causati dalla Xylella si abbia una visione strategica, di progettazione territoriale, che metta l'ulivo al centro dell'identità agricola" ha infine sottolineato la ministra, ricordando anche come tale progettualità è bene "che sappia dare un orizzonte alle tante aziende agricole che in tutta l'area vogliono ripartire anche a seguito della pandemia".