In Puglia la guerra alla Xylella fastidiosa, il batterio killer degli olivi del Salento, continua incessantemente su tutti i fronti e continua a dare i risultati sperati, quella dell’arresto dell’avanzata dell’infezione all’interno della zona di contenimento, la fascia di territorio più a nord della zona infetta e delimitato dall’area cuscinetto. Con l’Agenzia regionale irrigazione e foreste di Regione Puglia che continua nell’eradicazione delle piante infette – tutte riscontrate nel perimetro dell’area di contenimento - e con il via libera dato dal presidente Michele Emiliano a tutti i possessori di fondi agricoli, anche che non siano agricoltori professionali o coltivatori diretti, a potersi recare negli oliveti e nei campi per le svolgere le pratiche agronomiche necessarie al contenimento del vettore dell’infezione: la cicalina sputacchina.
 

Arif, lotta procede senza tregua

"La lotta alla Xylella fastidiosa non conosce tregua da parte dell’Arif – ha assicurato qualche giorno fa il sub commissario Vitantonio Damiani, presente in campo alle operazioni – si sta procedendo all’abbattimento delle piante infette nei territori di diversi comuni del tarantino e del brindisino. In linea con le Determine del dirigente sezione emanate dall’Osservatorio fitosanitario regionale, le ditte incaricate per l’estirpazione continuano a lavorare con una media di circa 25 eradicazioni al giorno”.

Si tratta dei comuni di Monteiasi, Montemesola, Crispiano, Taranto, Ceglie Messapica e Ostuni, nel cui territorio ricadono la maggior parte delle piante. Le operazioni potrebbero essersi già concluse nel corso del fine settimana appena decorso, o comunque lo saranno a breve.

“Nonostante qualche piccolo disguido iniziale dovuto all’esplodere della pandemia da Covid-19 – ha affermato il commissario straordinario Gennaro Ranieri si continua con gli abbattimenti grazie anche alla sinergia con il prefetto di Brindisi Umberto Guidato, la Questura e la Prefettura di Taranto. Infatti nonostante l’impegno sul fronte Coronavirus, tali enti hanno fornito supporto essenziale alle operazioni dell’Arif”.

Per quanto riguarda i cosiddetti buffer - i campionamenti di tutte le specie ospiti, da effettuare nei 100 metri intorno alla pianta risultata infetta - gli agenti fitosanitari in campo stanno proseguendo con i rilievi.

Il monitoraggio 2019 - effettuato nella zona cuscinetto e nella zona di contenimento - è terminato il 6 febbraio scorso. Tra fine maggio e inizi di giugno si darà il via al monitoraggio 2020 così come stabilito dall’Unione Europea.
 

Via libera agli agricoltori hobbisti

Entro aprile, inoltre, in Salento, nella zona di contenimento localizzata nel Nord dell'area infetta da Xylella fastidiosa, precisamente nella fascia di 20 chilometri a confine con la zona cuscinetto, vanno completate le azioni di controllo obbligatorie dell'insetto vettore, opportune e raccomandate anche nelle vicine zone indenni. E vanno fatte da tutti, anche da chi non esercita professionalmente l’attività agricola.

Anche per favorire queste pratiche agronomiche – su tutte la trinciatura dell’erba dove si riproduce la cicalina sputacchina - il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha emanato il 17 aprile scorso un’ordinanza con disposizioni applicative in materia di svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e di conduzione di allevamenti di animali.

È ammesso lo spostamento all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e la conduzione di allevamenti di animali, esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dal Decreto della presidenza del consiglio dei ministri 10 aprile 2020 e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19 alle seguenti condizioni:
  • per non più di una volta al giorno;
  • limitatamente agli interventi strettamente necessari alla manutenzione dei fondi, alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali allevati, consistenti nelle indispensabili operazioni colturali e di cura preventiva che la stagione impone ovvero per accudire i predetti animali;
  • autodichiarazione che attesti il possesso della superficie agricola produttiva effettivamente adibita ai predetti fini.