In Puglia si lavora alacremente al Programma di sviluppo rurale 2014-2020, in attesa di novità da Bruxelles sull'esito della procedura per ottenere una deroga al disimpegno automatico del Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale. Intanto arrivano quattro nuovi bandi per il sostegno al settore agricolo colpito dalla Xylella fastidiosa, basati sul decreto interministeriale di fine gennaio, che ha definitivamente sdoganato 300 milioni di euro per la rigenerazione dell’agricoltura e dell’olivicoltura dell’area infetta non soggetta a misure di contenimento. E mentre si dà l’avvio alla chiamata per finanziare la graduatorie della sottomisura giovani, per l'agroindustria, si cercano risorse alternative per coprire, almeno in parte, l’overbooking.
 

Xylella, verso l’attuazione del Piano straordinario

È terminato ieri il ciclo di riunioni convocate dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per discutere con il partenariato sociale del decreto interministeriale sul Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia. Per la regione sono intervenuti il direttore del dipartimento Politiche Agricole, Gianluca Nardone e lo stesso presidente Emiliano.

“Abbiamo appena finito di condividere – ha commentato ieri sera Emiliano - con tutte le organizzazioni agricole le modalità di impiego attraverso i bandi dei trecento milioni previsti dal piano antixylella. Cercheremo di dare ristoro a tutti gli operatori del settore, ai frantoiani, agli olivicoltori, ma anche ai semplici proprietari di aree che avranno la possibilità di avere la possibilità di espiantare e reimpiantare. Insieme, stiamo ricostruendo il paesaggio e il capitale produttivo della olivicoltura salentina”.

“Attendendo che si esplicitino tutte le potenzialità del decreto – ha spiegato Nardone - la Regione Puglia vuole così già avviare interventi coerenti per favorire il ripristino dell’olivicoltura, la riconversione verso altre specie arboree e la salvaguardia degli olivi monumentali nelle aree infette da Xylella”.

Gli interventi saranno coerenti con quanto disposto dagli articoli 6, 7 e 8 del decreto, come emerso dal confronto Stato-Regioni, e determinano le procedure di accesso, l’entità ed i criteri di erogazione dei contributi concedibili e le iniziative per assicurare la necessaria demarcazione con interventi analoghi finanziati attraverso altri strumenti di intervento.

Nello specifico, si prevede l’avvio di 4 interventi:
1. Sostegno a soggetti non economici per il ripristino dell’olivicoltura in area infetta da Xylella.
2. Sostegno agli imprenditori agricoli per il ripristino dell’olivicoltura e la riconversione verso altre specie arboree in area infetta da Xylella;
3. Sostegno alle cooperative e alle organizzazioni di produttori per il ripristino dell’olivicoltura e la riconversione verso altre specie arboree in area infetta da Xylella;
4. Sostegno agli imprenditori agricoli e a loro associazioni per la salvaguardia olivi secolari o monumentali in area infetta da Xylella.
 

Parte la call per i giovani imprenditori neoinsediati

Sul bando dedicato ai giovani in agricoltura (Sottomisura 6.1 - Pacchetto Giovani), l’Autorità di gestione del Psr Puglia 2014-2020, Rosa Fiore, fa sapere che sono state inviate già il 19 febbraio ai primi cento under 40 collocati in graduatoria le Pec d’invito al primo insediamento. I beneficiari potranno così cominciare ad attuare tutti gli adempimenti previsti da uno dei più importanti avvisi pubblici del Psr: acquisizione della titolarità dell’azienda oggetto di insediamento, iscrizione nel registro delle imprese agricole, attivazione di partita Iva agricola, aggiornamento - validazione del fascicolo aziendale ed altro ancora.

“Si è deciso un invito a scaglioni per il momento – commenta Rosa Fiore –: questo per testare tempistiche procedurali e rodare il meccanismo di espletamento, tramite portale Eip, e verifica degli adempimenti obbligatori, al fine di consentire di far insediare nel più breve tempo possibile tutti i giovani agricoltori presenti in graduatoria”.
 

Agroindustria verso le risorse di Fesr e Cis

In merito all’esito dell'avviso pubblico della Sottomisura 4.2, particolarmente attenzionato dal comparto agroindustriale pugliese, lo scorso 14 febbraio è stato pubblicato sul sito del Psr della Puglia l’elenco delle ditte ammesse ai finanziamenti, che anticipa la determina di prossima uscita.

Sono 548 i progetti delle imprese che hanno presentato domanda per un investimento complessivo di un miliardo di euro. Di queste sono ad oggi finanziabili le prime 51 collocate in graduatoria per un valore complessivo di 96 milioni di euro di investimento e 48 milioni di contributo pubblico. Risultano purtroppo 466 i progetti che, pur avendo ottenuto un punteggio soglia valido, non sono stati ammessi per mancanza di risorse finanziarie. Questi progetti esprimono un potenziale di investimento di 742 milioni di euro ed un relativo fabbisogno di 370 milioni di euro di risorse pubbliche. Ma la Regione Puglia è da tempo a lavoro per dar forma a due possibilità che consentano di recuperare le risorse necessarie e far scorrere la graduatoria.

“Dalla pubblicazione del bando alla graduatoria di merito – spiega l’Autorità di gestione del Psr Puglia– , com’è noto, i tempi oggettivamente dilatati trovano giustificazione nelle numerose richieste di proroga, prima, e nella scrupolosità e cautela dei nostri uffici, in fase istruttoria, per evitare s’incorresse negli stessi contenziosi che hanno interessato le altre misure”.

“Per finanziare i restanti 466 progetti validi – prosegue la Fiore – è necessario recuperare 370 milioni di euro circa per far scorrere la graduatoria: un obiettivo che la Regione Puglia intende raggiungere nel breve tempo possibile, attraverso due strade. La prima utilizzando le risorse liberate del Piano operativo Fondo europeo sviluppo regionale 2007-2013, con circa 150 milioni di euro di economie recuperate dai programmi comunitari".

"La seconda riguarda la possibilità di inserire i progetti all’interno dei Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) proposti dal Governo
- conclude l'Autorità di gestione - per accelerare la realizzazione investimenti mirati nelle diverse provincie pugliesi deficitarie sul versante della dotazione infrastrutturale e delle dinamiche dello sviluppo, anche nei settori del vitivinicolo, cerealicolo, olivicolo e frutticolo, floricolo o zootecnico”.