Blockchain e fondi Ocm nel focus del Nord Italia nell'ultima settimana.

Luci accese in Lombardia in particolare sul nuovo progetto per lo sviluppo della blockchain nelle filiere della carne e del latte con due imprese della Valtellina. Molto importante poi l'approvazione delle nuove linee guida per l'accesso ai contributi Ocm a sostegno del comparto vitivinicolo


Lombardia

Vino, nuove linee guide sugli investimenti Ocm per accrescere la competitività
I nuovi fondi Ocm del settore vitivinicolo per i produttori lombardi andranno a sostenere importanti investimenti nel comparto. La giunta, di conseguenza, ha deliberato i nuovi schemi per l'applicazione della misura "Investimenti".
"Con questi finanziamenti andiamo a sostenere l'acquisto di tutte le strumentazioni necessarie - sottolinea l'assessore Fabio Rolfi - la creazione di siti per l'ecommerce e di sale degustazioni per incentivare l'enoturismo. L'obiettivo è aumentare la competitività dei nostri produttori".
I soggetti ammissibili per l'accesso al contributo sono pmi agricole e di trasformazione e grandi imprese che occupano meno di 750 persone con fatturato inferiore a 200 milioni di euro. Fra le principali azioni della nuova misura investimenti ci sono le ristrutturazioni per infrastrutture dedicate alla trasformazione e commercializzazione del vino, la realizzazione di impianti e acquisto di dotazioni fisse per la produzione e lavorazione dei prodotti, acquisti di macchinari e allestimenti. L'importo complessivo delle spese ammissibili non può essere inferiore a 5mila euro e non superiore a 200mila, con un contributo massimo concedibile del 40% di spesa ammissibili per le pmi e del 20% per le grandi imprese.
 
Blockchain, nuova sperimentazione nel settore lattiero e  delle carni in Valtellina
E' partito un nuovo progetto per l'applicazione della tecnologia blockchain in Lombardia con l'obiettivo di tracciare i controlli effettuati a tutela dei consumatori, puntando sulla collocazione temporale in modo immutabile, verificando la validità rispetto ai dati originali del prodotto. Le due filiere interessate da questa sperimentazione sono la lattiero-casearia e quella delle carni bovine, con due aziende della Valtellina. Le due sperimentazioni avverranno con l'Ats della Val Padana, appartenente al Consorzio lombardo produttori di carne bovina (patrimonio zootecnico di 110 mila bovini) e l'Ats della Montagna, della filiera costituita dalla Latteria sociale Valtellina (33,2 milioni di litri di latte all'anno gestiti).
"L'agricoltura lombarda si conferma fra le più avanzate d'Europa - sottolinea l'assessore Rolfi - L'innovazione agricola significa sostenibilità ambientale, maggiore redditività e alta competitività dei nostri prodotti sui mercati. Questa sperimentazione rafforza l'istintività dei nostri prodotti trainanti, come latte e carne, comunicando al consumatore in modo chiaro e inconfutabile tutte le informazioni sul processo di allevamento e lavorazione. La tracciabilità è tra le scommesse del futuro e vogliamo sostenere al massimo le aziende agricole lombarde anche in questo ambito".