La Xylella fastidiosa continua ad avanzare in Puglia.

Dopo il nuovo focolaio scovato dal laboratorio del Cnr di Lecce ad Avetrana, in provincia di Taranto, su mandato della Procura della Repubblica del capoluogo salentino, che continua ad indagare sull’infezione, l’Osservatorio fitopatologico della Regione Puglia ha individuato la scorsa settimana nuovi focolai a San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico e Cellino, in provincia di Brindisi. La notizia, diffusa inizialmente da Tg3 Puglia, ha trovato poi conferma da parte degli uffici competenti.

Il tutto accade mentre sono ormai scaduti i termini della lettera di messa in mora inviata lo scorso 9 dicembre dalla Commissione Ue al Governo italiano, con la quale si prospettava l’avvio di una procedura d’infrazione per i ritardi nell’applicazione del piano di contrasto al batterio da quarantena, ove l'Italia non avesse fornito spiegazioni sull'accaduto.

“Va data una risposta tempestiva all’esigenza di salvare gli ulivi sani e monitorare costantemente l’eventuale evoluzione dello stato di salute di quelli infetti, portando a termine le buone pratiche sia nelle aree private che pubbliche, perché migliorano lo stato di salute di alberi e terreno e sono utili al controllo della cicalina sputacchina, vettore della Xylella, così come l’impiego di sostanze biologiche e biodinamiche e reti anti-insetto" afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.

“La notizia di nuovi focolai a San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico e Cellino non può non destare forte preoccupazione – aggiunge il presidente di Coldiretti Puglia, che sottolinea -  il Piano anti Xylella va perfezionato e immediatamente messo in pratica per aiutare gli attori economici del territorio che da tre anni aspettano invano misure per il contenimento della malattia e di prevenzione”. 

Cantele, inoltre, ha sollecitato un incontro urgente con il governatore Michele Emiliano per affrontare in maniera decisa la piaga del disseccamento degli ulivi che continua ad avanzare inesorabile.

“Al contempo contro il danno all’immagine non si può che lavorare in maniera strategica e programmatica – incalza il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – Il Piano olivicolo nazionale dovrà sostenere iniziative dirette alla valorizzazione dell'olio extra vergine di oliva, con particolare riguardo ad azioni divulgative per favorire la conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche degli oli extravergini di qualità. Dobbiamo evitare che al danno si aggiunga la beffa, ribadendo in ogni consesso che l’olio extravergine pugliese è di qualità eccellente e non esistono rischi sul fronte della sicurezza alimentare, lavorando in maniera strategica e programmatica sull’immagine”.