“Vogliamo sviluppare il territorio – ha detto il neo presidente – attraverso la promozione. La Franciacorta deve crescere e farsi conoscere attraverso il turismo, anche per dare spazio alle piccole aziende. Lo faremo attraverso un festival già programmato per questa estate e attraverso una serie di eventi ancora da organizzare, questo è il progetto”.
E' all'estero che punta il Consorzio, al momento pesa solo per poco più del 9% ma “vogliamo arrivare almeno al 40%”.
Il potenziale del Consorzio è di 30 milioni di bottiglie ma per poter raggiungere tale risultato bisogna sviluppare proprio l'estero.
“Il Giappone va molto bene ma ancora deve crescere. Vogliamo svilupparci nel sud e sud-est asiatico. Ci sono poi gli Stati Uniti che sono il più grande mercato al mondo e non vanno ignorati. Per l'Europa, siamo consapevoli che non ci sono grandi potenzialità di crescita”.
Nel 2015 il Giappone è cresciuto del 19% rispetto al 2014 e vale ora il 22% dell'export. A seguire Svizzera e Stati Uniti con il 14%. Gli Usa nel 2015 hanno segnato un +16%. Per quanto riguarda l'Italia, il mercato del Franciacorta è molto concentrato sul nord, ma nel 2015 la Toscana e la Puglia sono cresciute del 18.5%.
E per quanto riguarda il bio. La tendenza mondiale mostra che c'è gradimento, nel 2014 (ultimi dati disponibili) i vigneti biologici era 275mila ettari.
“Al momento il bio conta per il 40% - ha detto ancora Moretti - ma molte aziende si stanno certificando. Dovremmo arrivare in poco tempo al 70-80% di bio in Franciacorta”.