Fruitimprese rende noto i dati relativi ai primi otto mesi del 2015 dell'import-export di ortofrutta. In crescita sia le esportazioni (6% in quantità e 11,9% in valore), sia le importazioni (6,5% in quantità e 21,7% in valore). Il saldo è positivo per circa 366 milioni di euro, ma in forte calo: il 27,1% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Le esportazioni, in questo periodo preso in analisi, sono state nell'ordine, a livello quantitativo, di 2 milioni e 614 mila tonnellate di prodotti, per un valore totale di 2 miliardi e 785 milioni di euro. Andando a vedere coltura per coltura, a livello quantitativo il calo più forte lo registrano gli agrumi (-5,2%), poi la frutta secca (-3,9%) e gli ortaggi (-1,6%), mentre la frutta fresca ha segnato un bel balzo del 14,3%.
In valore tassi di crescita positivi per tutti i comparti, dalla frutta fresca (+11,6%) agli ortaggi (+13,7%), passando per gli agrumi (+5,3%) fino al grande risultato della frutta secca (+16,1%).

Focalizzando l'attenzione invece sull'import, 2 milioni e 325mila tonnellate di prodotto importato sono equivalse in valore a a 2 miliardi e 420 milioni di euro. Incrementi in volume sono stati registrati nel comparto della frutta fresca (+8,8%), degli ortaggi (+3,2%) e in particolare degli agrumi (+45,6%), mentre scendono la frutta secca (-6,2%) e la frutta tropicale (-3,3%). Dando uno sguardo all'andamento dell'import in valore, tutti i comparti registrano crescite importanti, con i picchi maggiori negli agrumi (+52,1%) e nella frutta secca (+38,7%).