Ma come mai un libro che parla di agricoltura? Lo dice il titolo stesso: A come… Agricoltura. La prima lettera, il principio. Parte tutto dall’agricoltura. Le piante ci danno da sempre cibo e ossigeno. Per non parlare della zootecnia, che fornisce proteine nobili, indispensabili per la crescita. Spesso, però, ci si dimentica dell’importanza del comparto, che è “primario” in tutti i sensi.
“Giulia Bartalozzi e Matteo Bernardelli hanno avuto l’intuizione ed il coraggio di raccogliere in poco più di 200 pagine una lunga storia ed una grande realtà, cominciando dalla A come... Agricoltura” scrive nella sua presentazione il professor Franco Scaramuzzi, presidente onorario dell’Accademia dei Georgofili.
Ma quanto ne sappiamo veramente di agricoltura? Non vogliamo credere alla favola che i bambini delle grandi città pensino che il latte venga prodotto sugli scaffali del supermercato, però forse è bene conoscere meglio un mondo fantastico come quello agricolo, che da sempre nutre il pianeta e tramanda importanti valori e tradizioni.
L’agricoltura è un mondo che occupa un posto di primo piano anche nella storia dell'arte, dai primi incisori rupestri ai grandi pittori impressionisti e contemporanei.
“Gli autori hanno esternato i loro intenti già nella Prefazione. Hanno dedicato il loro lavoro alle nuove generazioni, cercando di stimolarne la curiosità verso un settore poco e male conosciuto, per indurli a soddisfarla attraverso l’esercizio della lettura. Tanti argomenti, quindi, usati quasi come esca, per richiamare l’attenzione su un ampio settore culturale che è stato la culla della nostra civiltà”, prosegue Scaramuzzi.
Giulia Bartalozzi (giornalista e responsabile della comunicazione dell’Accademia dei Georgofili) e Matteo Bernardelli (giornalista, collaboratore di AgroNotizie e portavoce dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava) ci accompagnano in un affascinante viaggio nella storia dell’agricoltura, con rapide pennellate attraverso tutti i principali aspetti di questo straordinario mondo: i cereali e le coltivazioni più diffuse, il vino e l’olio, il miele, gli allevamenti con le carni e i formaggi, il progresso della meccanizzazione, la politica agraria comunitaria.
Senza tralasciare informazioni curiose, particolarità, aspetti meno conosciuti come il rapporto tra agricoltura e religione e agricoltura e arte, per ricordare che l’agricoltura tramanda da sempre anche importanti valori e tradizioni. Un esempio? Sant’Antonio, patrono degli allevatori e protettore degli animali domestici e del bestiame, ricordato il 17 gennaio, è uno dei pochi santi venerati sia dalla chiesa cattolica che da quella protestante e copta.
E ancora: vino e birra, cosmo nel quale rientrano i vigneti, il luppolo, fino ai commercianti di vino, possono contare su un vero e proprio “esercito” di santi protettori: ben 11.
Il ruolo fondamentale di questa attività – che parte dal Neolitico, circa 10mila anni fa - viene inoltre proiettato nel futuro, con una panoramica sulle soluzioni più innovative per produrre gli alimenti necessari a sfamare una popolazione mondiale in continua crescita: dai droni (che già oggi sorvolano i vigneti o le colture cerealicole) e dall’agricoltura verticale (di cui un esempio concreto è stato visto anche all’esterno del Padiglione degli Stati Uniti a Expo) a quella nell’acqua o nello spazio.
Un’opera divulgativa e di facile lettura – i due autori non sono dei tecnocrati - per i più giovani ma anche per adulti non esperti del settore, che attraverso la terra, i campi, gli uliveti, i vigneti e le stalle ci porta dritti fino al cuore di Expo 2015.
Perché il futuro sarà, ancora una volta, dell’agricoltura.
Titolo: A come... Agricoltura, dal Neolitico a Expo 2015
Editore: Sometti - www.sometti.it - mail: info@sometti.it - +39 0376.322430 - fax 324814
Pagine: 208
Prezzo: Euro 15,00
In libreria: 2015
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie