"Chiediamo l'immediata costituzione di un tavolo nazionale per il monitoraggio della situazione idrica del Paese".

A dirlo Francesco Vincenzi, presidente dell'Anbi, in occasione della convention “Il cibo è irriguo” tenutasi a Expo.

L’assenza di scelte di fondo sul Piano irriguo nazionale così come l’eccessivo consumo di suolo, accompagnati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, fanno sì che siamo alla vigilia della richiesta di stato di calamità naturale per l’agricoltura; quindi, ancora una volta, serviranno risorse per riparare danni e non per incentivare uno sviluppo programmato.
C’è bisogno invece di una strategia di lungo periodo per il consolidamento del patrimonio rurale ed agroalimentare, evitando che il Paese debba affidare il proprio futuro agricolo e quello degli imprenditori del settore agli umori di Giove Pluvio. Da subito è necessario evitare che l’agricoltura sia lasciata sola ad essere penalizzata da mancate o ritardate scelte politiche
”.

Chiediamo alle Regioni ed alle Autorità di Bacino, ma soprattutto al ministro dell’Agricoltura, sempre vicino al nostro mondo, l’insediamento immediato di un tavolo nazionale per il monitoraggio costante della difficile contingenza idrica, che si sta registrando soprattutto nelle regioni settentrionali del Paese, coinvolgendo tutti i gestori ad iniziare da quelli elettrici - ha aggiunto Vincenzi - E’ necessario inoltre valorizzare quelle linee guida sui volumi idrici, costruite insieme fra Regioni, Mipaaf, Organizzazioni professionali agricole ed Anbi, in grado di dare le risposte attese dalle imprese agricole”.

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