Le cinque priorità sono il rilancio dei consumi sul mercato italiano con un accordo siglato con la Gdo durante l'evento, il rafforzamento del contrasto alla contraffazione anche sul web, il focus sulle indicazioni geografiche nel piano del Governo per il sostegno all'export, la difesa del sistema delle denominazioni a livello internazionale e il testo unico per le Dop per semplificare le norme a favore di imprese e consorzi di tutela.
Il Mipaaf, attraverso l'Ispettorato repressione frodi, ha chiuso due accordi con Ebay e Alibaba, colossi dell'e-commerce, con l'obiettivo di garantire ai prodotti Dop e Igp italiani una protezione pari a quella che ricevono i grandi marchi sulla rete.
Solo nell'ultimo anno sono stati fatti oltre 300 interventi, con un blocco di flussi di vendite e di prodotti falsi o Italian sounding per un valore di oltre 60 milioni di euro.
Riguardo l'accordo con la Gdo, il piano prevede l'incremento degli spazi dedicati ai prodotti Dop e Igp nei punti vendita, l'utilizzo sugli scaffali di segnaletica dedicata alla campagna informativa, oltre a campagne promozionali svolte in coordinamento tra le aziende delle catene Gdo o dalle singole aziende.
“Vogliamo ribadire la nostra leadership nel settore delle indicazioni geografiche – ha sottolineato il ministro Martina – il nostro modello di 'brand geografico' è forte, perchè i prodotti a denominazione non hanno solo un grande valore economico, ma storico, culturale e identitario”.
“Siamo passati all'attacco dell'agropirateria – ha continuato Martina – su una frontiera decisiva come quella del web, che rappresenta un mercato in crescita anche per l'agroalimentare. L'Italia è il primo Paese al mondo a poter vantare un sistema di intervento a protezione dei prodotti a denominazione come quello che abbiamo sviluppato nell'ultimo anno. Grazie alle collaborazioni con eBay e Alibaba riusciamo a combattere la concorrenza sleale di chi usurpa il prestigio delle nostre Ig. Con strumenti di questo tipo salvaguardiamo il lavoro quotidiano di oltre 300mila nostre imprese che producono cibi e vini Dop e Igp. Il settore alla produzione vale più di 13,5 miliardi di euro e rappresenta uno dei segmenti più dinamici dell'export made in Italy”.
“Proprio per sostenere le esportazioni lavoriamo con i Consorzi per nuovi accordi con la distribuzione straniera – ha continuato il ministro dell'Agricoltura – oltre ad azioni forti di comunicazione di contrasto all'Italian sounding, con la promozione del segno unico "The Extraordinary Italian Taste', che ha debuttato con grande successo a Chicago, davanti alla Gdo statunitense. Inoltre, l'accordo con la Gdo in Italia, darà una spinta al rilancio del consumo interno, in uno dei mercati più importanti a livello nazionale come quello della grande distribuzione”.