Nel corso dell'incontro si è discusso sulle buone opportunità per le imprese olivicole del Belpaese in Gran Bretagna, ma, ha affermato Antonietta Kelly, trade analyst dell’ufficio Agenzia Ice di Londra: "Occorre puntare su alcune nicchie di mercato come specialità alimentari e ristorazione di alto livello". Altre regole per essere vincenti sul mercato britannico sono l'essere flessibili e innovativi; coltivare la tradizione e puntare sulla qualità, il rispetto per l’ambiente e il consumo etico.
“Il Regno Unito può riservare grandi soddisfazioni alle aziende italiane che affrontano con determinazione e flessibilità il mercato britannico”, ha riferito Pietro Sandali direttore generale di Unaprol. A fare la differenza è il mercato per i piccoli e medi produttori italiani coperto attraverso gli importatori/distributori che vendono al canale Horeca, in crescita soprattutto a Londra dove ha sede principalmente la ristorazione italiana di qualità, negozi e catene specializzate. A questi temi e all’offerta della biodiversità italiana dell’olio extra vergine di oliva sarà dedicato il seminario che sarà organizzato a Londra da Agenzia Ice e Unaprol il prossimo 23 giugno. “Un grande evento – ha concluso Sandali - che vedrà la celebrazione dell’eccellenza del prodotto italiano in Gran Bretagna”.
© AgroNotizie - riproduzione riservata