E’ questo uno degli effetti della lotta alla diffusione del terribile patogeno colpevole del disseccamento degli ulivi, la Xylella fastidiosa: a ricordarlo la Coldiretti. La schiusa delle uova della sputacchina, insetto vettore colpevole della diffusione della malattia, inizierà proprio nei giorni che precedono la Pasqua e ciò renderà molto pericoloso scambiarsi i tradizionali rametti d’ulivo.
Nessun timore per gli uomini, naturalmente, e per l’olio che resta ottimo, ma un grande rischio per il paesaggio, l’ambiente, l’economia e il lavoro economiche di una componente importante del made in Italy.
Coldiretti ricorda che la Regione Puglia ha emanato le misure obbligatorie per la lotta al patogeno che prevedono, tra l’altro, nella zona infetta interventi di potatura per eliminare parti sintomatiche infette con distruzione del materiale di potatura (bruciatura o uso biomassa previo disseccamento nella zona infetta o interramento). In gioco c’è un patrimonio del Salento dove si trovano 11 milioni di piante di ulivo, della Puglia e del mondo che va difeso a partire dagli interventi naturali di buone pratiche agricole proposti dal Commissario all’emergenza Giuseppe Siletti.
Gli insetti ancora giovani di sputacchina risultano stanziali, sono soliti vivere sulle erbacce presenti ai piedi degli olivi. Buone pratiche colturali adeguate, interventi periodici, tesi all’arieggiamento delle piante e miglioramento dello stato vegetativo, possono ridurre in maniera imponente tali vettori, senza alcun impatto ambientale.
“Inizia una battaglia contro il tempo per difendere le storiche piante millenarie e salvare un bene dell’intera umanità” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “E' necessario garantire l’impegno delle istituzioni, gli interventi necessari e le risorse adeguate per salvare un bene pubblico che tutto il mondo ci invidia”.
Attraverso l’hashtag #savemonumentalolives su twitter la Coldiretti ha lanciato una petizione popolare per coinvolgere la società civile nell’azione di tutela ambientale e del paesaggio e salvare le piante millenarie.
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Fonte: Coldiretti