Nuove tecnologie, installazioni e video per mostrare ai visitatori il popolo azero, la sua cultura, le tradizioni, la natura e l’agricoltura. Nel comparto primario, in particolare, a livello commerciale l’Italia è il primo partner, con un interscambio di 7,2 miliardi di euro. Ma la missione dell’Azerbaijan, come ha ricordato recentemente il ministro dell’Agricoltura, Heydar Asadov, è “l’autosufficienza agricola per il 90% dei nostri prodotti”. Obiettivo “solo in parte raggiunto e che vogliamo conquistare nel futuro”.
L’agricoltura è una delle priorità nella diversificazione dell’economia azera, il cui settore agricolo pesa attualmente per il 5% del Pil; un’ulteriore crescita potrebbe far diminuire il livello di povertà nel paese, passato dalla soglia del 50% al 5% dall’indipendenza, proclamata nel 1991. “Vorrei vedere la soglia di povertà scendere ancora all’1-2 per cento”, ha confessato il ministro Asadov.
La produzione di frutta e verdura è cresciuta del 34,3% nei primi nove mesi del 2014, mentre, secondo i dati riportati dalla stampa azera, negli ultimi 10 anni il volume totale della produzione agricola di 3,4 volte. Nell’ultimo decennio, inoltre, gli investimenti nel settore agricolo sono aumentati di 15 volte e il salario medio mensile dei lavoratori è cresciuto di 9 volte.
In Azerbaigian sono presenti 9 aree climatiche delle 11 esistenti sulla terra. E su tali caratteristiche punterà il Paese durante Expo 2015. L’area acquisita, infatti, privilegerà un’architettura costituita da tre sfere in vetro, che rappresentano la biosfera. Una di queste accoglierà i visitatori sulla facciata del padiglione. All’interno, come detto, il melograno.
Legno, vetro e metallo sono i materiali utilizzati per il padiglione, che coinvolgerà per la realizzazione circa 300 persone e che costerà intorno ai 15 milioni di euro. I materiali scelti sono a basso consumo e riciclabili. Al termine dei sei mesi di Expo il padiglione sarà rimontato in un grande parco di Baku, la capitale dell’Azerbaigian, dove diventerà laboratorio di biodiversità.
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Fonte: Agronotizie