Nell'ambito dell'annuale Assemblea ordinaria dei soci Conapi, Consorzio nazionale apicoltori che riunisce oltre 600 produttori in tutta Italia, svoltasi a Bologna, è stato approvato il bilancio 2013-2014. Il valore della produzione è di 14.762.000 euro, con un incremento di 500.000 euro (+3,5% su 2012/2013) della vendita di prodotti apistici e composte biologiche a base di frutta. L'utile conseguito, pari a 89 mila euro, ha risentito dei maggiori investimenti effettuati per il brand Mielizia - recentemente acquisito da Alce Nero - con cui Conapi ha rafforzato la propria posizione nel mercato nazionale e internazionale.

L'esercizio è stato caratterizzato da produzioni non pienamente soddisfacenti che comunque segnano un incremento rispetto all'annata precedente attestandosi sui 19.000 quintali (a fronte dei 15.000 del 2012). Dato ancora lontano, però, dagli standard produttivi del Consorzio, a causa degli intensi fenomeni di avvelenamento e moria delle api, che sono tornati a colpire pesantemente gli alveari da Nord a Sud con diffusi casi di spopolamento e collassi di interi apiari non per cause veterinarie, e dell'imperversare del maltempo, che ha caratterizzato la primavera scorsa. Sono in particolare le regioni del Centro e del Nord - le più vocate alla produzione del miele di acacia - a far registrare il dato più negativo. Al Sud, invece, il miele di agrumi mantiene i propri standard produttivi. Preoccupazione per quelli di castagno e di eucalipto, a causa di parassitosi che da tre anni compromettono la sopravvivenza degli alberi e, di conseguenza, la raccolta dei mieli, mentre il millefiori si conferma una produzione importante.

Un andamento altalenante, comune anche al resto del mondo, che comporta un inevitabile innalzamento dei prezzi, a fronte di una richiesta di miele e altri prodotti apistici che rimane invariata se non addirittura in crescita e un’annata, quella del 2014, che si prospetta peggiore della precedente. Tale situazione, complice il perdurare della crisi economica, apre pericolosamente la strada al successo di prodotti di origine straniera e scarsa qualità, attrattivi per il consumatore dal punto di vista del prezzo. D'altro canto, contemporaneamente si assiste anche ad una crescita di consumo dei prodotti biologici, con un +17% nei primi mesi del 2014. Un doppio livello di comportamento che ha indirizzato le realtà operanti nel mercato a ridurre i formati delle confezioni, per offrire una battuta di cassa più appetibile senza costringere i consumatori a rinunciare alla qualità del prodotto.

L'Assemblea è stata inoltre occasione per comunicare i progetti futuri che vedono la Cooperativa impegnata nella ricerca di nuovi imballaggi per il miele e nello studio di nuovi prodotti a base di miele, pappa reale e polline anche in combinazione con altre ingredientistiche.

"L'incontro di oggi rappresenta un irrinunciabile momento di dialogo - ha dichiarato Diego Pagani, presidente Conapi - tra la Cooperativa e i suoi soci. Al di là dei numeri e risultati, infatti, è stata occasione per ribadire l'importanza di proseguire, in collaborazione con enti ed associazioni attive anche a livello europeo, sulla strada della ricerca relativa ai prodotti chimici usati in agricoltura, per ottenere finalmente una loro eliminazione".