Lo ha annunciato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, durante la conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Chigi nel corso della quale sono stati presentati i risultati delle indagini svolte nella Terra dei fuochi ed è stato firmato dal ministro Martina, dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, "il decreto con il quale da oggi possiamo mettere in campo azioni incisive e nei prossimi 90 giorni provvederemo ad ulteriori accertamenti", ha sottolineato il titolare di via XX Settembre.
Le aree sospette
La mappatura ha riguardato i siti indicati dalla direttiva interministeriale (23 dicembre 2013). Si trastta diuì 1.076 km2 dei 57 Comuni presi in esame e sono stati individuati 51 siti, per un totale di 64 ettari di suolo agricolo.
Palazzo Chigi, conferenza stampa di presentazione
dei risultati delle indagini sulla Terra dei Fuochi
Classi di vulnerabilità
È stato messo a punto un modello scientifico con la classificazione delle classi di vulnerabilità dei suoli per la qualità delle produzioni agricole:
Classe A - idoneo alle produzioni alimentari;
Classe B - limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni
Classe C - idoneo ad altre produzioni non alimentari;
Classe D - divieto di produzioni agricole.
I controlli
Il decreto interministeriale prevede che entro 90 giorni verranno effettuate indagini per indicare i terreni "no food" (interdetti da produzione alimentare); quelli destinati solo a colture diverse dalla produzione agroalimentare in considerazione delle capacità fitodepurative e quelli destinati solo a determinate produzioni agroalimentari.
Le indagini dovranno essere svolte partendo dai terreni qualificati nella classe di rischio 5 fino alla classe 2.