L'agricoltura italiana nei prossimi sette anni avrà a disposizione 33,4 miliardi di euro: di questi 22,96 miliardi andranno agli agricoltori e alle misure di mercato; e i restanti 10,3 miliardi per gli investimenti nelle aree rurali.
Soddisfatto il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso: "È un grande giorno per l’Europa. Il sì espresso oggi dal Parlamento europeo al bilancio dell’Unione per il 2014-2020 ci permette di condurre in porto un lungo processo negoziale. Ora spetta al Consiglio chiudere i giochi in tempi brevi. Tra il 2014 e il 2020 l’Unione europea investirà circa mille miliardi di euro nella crescita e nell’occupazione.
In termini di ricchezza nazionale il bilancio dell’Unione può sembrare modesto, ma non dobbiamo dimenticare che un solo esercizio finanziario dell'Ue smuove più fondi — a prezzi correnti — dell'intero piano Marshall! Un bilancio moderno, rivolto al futuro, può realmente incidere sulla vita dei cittadini, contribuendo a rafforzare e sostenere la ripresa avviatasi in tutta l’Unione".
Le risorse per la nuova Pac
Un capitolo del bilancio è naturalmente dedicato alla nuova Pac: più mirata, efficace e trasparente, tesa a rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena di produzione alimentare, sostenendo un’agricoltura orientata al mercato (le sovvenzioni all’esportazione, gradualmente ridotte negli anni scorsi, vengono soppresse).
Il Quadro 2014-2020 prevede 312,7 miliardi di euro (29%) per le spese connesse al mercato e i pagamenti diretti (Pilastro 1) e 95,6 miliardi di euro (9%) per lo sviluppo rurale (Pilastro 2).
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