Approvato dal Parlamento europeo il nuovo quadro finanziario pluriennale (Qfp) dell'Unione per i prossimi sette anni (2014-2020). Grazie al via libera del Parlamento, nelle prossime settimane la proposta di Qfp, presentata della Commissione il 29 giugno 2011, entrerà nella fase finale di approvazione al Consiglio, mettendo fine a ben due anni e mezzo di intensi negoziati.

L'agricoltura italiana nei prossimi sette anni avrà a disposizione  33,4 miliardi di euro: di questi 22,96 miliardi andranno agli agricoltori e alle misure di mercato; e i restanti 10,3 miliardi per gli investimenti nelle aree rurali.

Soddisfatto il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso: "È un grande giorno per l’Europa. Il sì espresso oggi dal Parlamento europeo al bilancio dell’Unione per il 2014-2020 ci permette di condurre in porto un lungo processo negoziale. Ora spetta al Consiglio chiudere i giochi in tempi brevi. Tra il 2014 e il 2020 l’Unione europea investirà circa mille miliardi di euro nella crescita e nell’occupazione.
In termini di ricchezza nazionale il bilancio dell’Unione può sembrare modesto, ma non dobbiamo dimenticare che un solo esercizio finanziario dell'Ue smuove più fondi
— a prezzi correnti — dell'intero piano Marshall! Un bilancio moderno, rivolto al futuro, può realmente incidere sulla vita dei cittadini, contribuendo a rafforzare e sostenere la ripresa avviatasi in tutta l’Unione". 

Le risorse per la nuova Pac
Un capitolo del bilancio è naturalmente dedicato alla nuova Pac: più mirata, efficace e trasparente, tesa a rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena di produzione alimentare, sostenendo un’agricoltura orientata al mercato (le sovvenzioni all’esportazione, gradualmente ridotte negli anni scorsi, vengono soppresse).
Il Quadro 2014-2020 prevede 312,7 miliardi di euro (29%) per le spese connesse al mercato e i pagamenti diretti (Pilastro 1) e 95,6 miliardi di euro (9%) per lo sviluppo rurale (Pilastro 2).