Nonostante i raccolti scarsi e il contesto della crisi economica, il bilancio 2012 della congiuntura vitivinicola mondiale “è complessivamente positivo”. Lo ha detto Federico Castellucci, direttore generale dell'Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino), presentando a Parigi i dati della congiuntura vitivinicola mondiale e il bilancio dell'annata 2012 su superficie dei vigneti, produzione di vino, consumo e commercio internazionale. 

Scambi mondiali
Nel 2012, il mercato mondiale del vino ha raggiunto un volume di 101,4 mhl. La scarsa produzione è in parte responsabile di questa battuta d'arresto: la riduzione del volume disponibile per l'esportazione avrebbe come conseguenza una diminuzione della componente sfusa delle esportazioni vinicole.
La tendenza varia rispetto a quella di due anni fa: la parte degli scambi mondiali dei primi 5 Paesi esportatori dell’Ue (Italia/Spagna/Francia/Germania/Portogallo) è diminuita, toccando il 62,3% (contro il 65,4% del 2011), a favore dei Paesi dell'emisfero sud e degli Usa (28,2% contro il 25,7% del 2011).
In un contesto di raccolto modesto, l'Italia rimane il primo esportatore mondiale per volume, con 21,5 mhl esportati nel 2012, seguita dalla Spagna (19,1 mhl) e dalla Francia (15 mhl, +6% rispetto al 2011).

Leggera ripresa del consumo mondiale
Il consumo mondiale di vino nel 2012 si è attestato a 245,2 mhl, segnato dalla conferma di una ripresa della domanda interna. In Europa, il consumo si è stabilizzato rispetto all'annata precedente, con un aumento di quello francese di poco più di 30 mhl (+0,9 Mhl rispetto al 2011).
Fuori dai confini europei, l'evoluzione è positiva, anche se non si è ancora tornati ai livelli pre-crisi: negli Usa il consumo dovrebbe raggiungere 29 mhl nel 2012. La Cina registra una forte crescita dei consumi (+9%).

Calo persistente delle superfici e della produzione
Il mercato viticolo continua tuttavia a soffrire l'impatto del calo della produzione, in particolare in Europa. Nel 2012, la superficie dei vigneti non ha cessato di ridursi, collocandosi a 4212 mha (-0,8% tra 2011 e 2012). Tale riduzione risulta tuttavia meno importante di quella dell'esercizio precedente, a causa della fine dei premi europei per la riduzione dei vigneti. Fuori dall'Europa, la superficie viticola registra una leggera progressione, fino a 3363 mha (+0,3%).

La produzione mondiale di vino nel 2012 è stimata in 250,9 mhl, un livello molto scarso, in particolare per l'Unione europea, dove, esclusi succhi e mosti, raggiungerebbe 141,3 mhl, con un calo del 10% rispetto al 2011. La Francia ha prodotto il 16,8% in meno. In Spagna il calo è stato dell'11,2%.

L'edizione 2014 del Congresso mondiale della vigna e del vino si terrà in Argentina.