La condivisione di oltre 30 imprese ed enti e il supporto della Regione Emilia Romagna hanno portato alla nascita dell'Organismo interprofessionale pera, sancita ieri, 16 ottobre, che avrà sede legale a Ferrara e rappresenterà circa il 70% della produzione commercializzata.

Le attività dell'Oi pera saranno finalizzate al miglioramento della produzione e del mercato e al coordinamento di attività di valorizzazione per accrescere la competitività del prodotto in un'ottica nazionale e internazionale.

 

Presidente dell'organismo sarà Gianni Amidei con un incarico di durata triennale; il comitato di coordinamento sarà composto da: sette rappresentanti della produzione, sette del commercio e sette della trasformazione. Al Cso è stata riconosciuta la funzione di segreteria tecnica. Tutte le componenti della filiera (produzione, commercio e trasformazione) avranno una rappresentanza all'interno dell'Organismo interprofessionale; per aderire si pagherà una quota di avvio e successivamente, sulla base delle attività messe in campo, annualmente saranno definite quote di partecipazione ai progetti secondo criteri stabiliti dal comitato di coordinamento.
 

"Siamo giunti finalmente all'atto conclusivo - dichiara Tiberio Rabboni, assessore all'Agricoltura, ambiente e territorio della Regione Emilia-Romagna - della nascita di un Organismo interprofessionale che vede coinvolti tutti gli attori della complessa filiera ortofrutticola, in uno sforzo di collegialità e condivisione assolutamente inedito per il settore pera. Mi auguro che questa esperienza costituisca uno stimolo anche per altri comparti che stanno vivendo problematiche analoghe".

 

Ringraziando i soci per la fiducia accordatagli il presidente Gianni Amidei ha dichiarato: "Ritengo che il settore abbia bisogno di regole certe. Ma le regole scritte non bastano, l'importante, a mio parere, è che ci sia un impegno forte a farle funzionare. Un impegno da parte di tutti e l'entusiasmo di contribuire a costruire strumenti in grado di migliorare il settore".

"Stiamo entrando nel vivo dell'operatività - dichiara Mario Tamanti - consigliere delegato di Cso -, adesso inizia la sfida di mettere in campo progetti e azioni concrete a difesa della pericoltura italiana, che proprio quest'anno registra un importantissimo calo di produzione. Useremo, come Cso, tutte le competenze tecniche e il supporto necessario alla realizzazione degli obiettivi dell'Oi”.