Mentre si spengono gli echi delle proteste, si contano i danni che per l'agricoltura ammontano a 200 milioni di euro secondo quanto riporta “Il Resto del Carlino” del 27 gennaio. Argomento sul quale interviene nello stesso giorno “Repubblica” per commentare il rincaro di alcune derrate agricole e in particolare dell'ortofrutta sull'onda di facili speculazioni. E come riferisce il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, intervistato dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”, quasi la metà dell'ortofrutta destinata ai mercati è rimasta nei giorni della protesta ferma sui Tir. Ricordiamo che a dare il “la” alle proteste, iniziate in Sicilia con la partecipazione degli stessi agricoltori, sono stati gli aumenti dei costi del gasolio e delle imposizioni conseguenti alla “manovra Monti”. In compenso dalle “liberalizzazioni” arriva una semplificazione per l'assunzione dei braccianti che viene salutata con favore dalle pagine della “Gazzetta del Mezzogiorno”. I vantaggi derivanti dalle semplificazioni sono commentati il 28 gennaio sulle pagine del “Gazzettino” e da “Italia Oggi”. Da “La Stampa” si apprende poi che le liberalizzazioni potranno snellire le procedure per la vendita diretta dei prodotti agricoli.
Catania superstar
Critiche ai criteri di applicazioni dell'Imu sui fabbricati agricoli sono espresse dal ministro dell'Agricoltura, Mario Catania, dalle pagine di “Italia Oggi” dell'1 febbraio. Solo nelle Marche, secondo quanto riporta l'edizione di Pesaro del “Messaggero”, gli agricoltori avranno la possibilità di pagare un'Imu ridotta. Uno sgravio invece negato, scrive “La Padania”, agli agricoltori del Piemonte (e non solo, aggiungiamo noi).
Che per l'agricoltura ci sia una eccessiva pressione fiscale lo ribadisce il ministro Mario Catania dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 31 gennaio. E qui il ministro si toglie un altro “sassolino dalla scarpa” parlando dell'efficienza di Agea. “Ho intenzione di reintegrare l'ex presidente Dario Fruscio - dice il ministro nell'intervista - senza proporre ricorso. Ma se nei prossimi mesi non ci sarà un salto di qualità, sono pronto però a soluzioni più radicali”. Una “minaccia” che ha sortito gli effetti sperati, vista la pronta risposta di Agea che entro pochi giorni erogherà pagamenti in sospeso per circa 340 milioni di euro. Il dettaglio su può leggere in una “breve” pubblicata da pochi giornali e fra questi “Libero” del 2 febbraio. Più attenzione è stata riservata al decreto che il ministro Catania ha emanato per istituire il primo registro dei lobbisti. Come scrive “Italia Oggi” del 2 febbraio, l'iniziativa si pone l'obiettivo di rendere trasparente l'attività di interazione fra ministero e lobby.
Cosa si dice a Bruxelles
Sguardi puntati su Roma, per conoscere le novità introdotte dalle varie fasi della “manovra”, ma anche su Bruxelles, per scoprire cosa “bolle in pentola” a proposito di riforma Pac e non solo. E dalle pagine di “Avvenire” del 27 gennaio si apprende che la Commissione ha sguinzagliato i propri ispettori per gli allevamenti europei al fine di scoprire se gli Stati stanno rispettando le norme sul benessere della galline ovaiole. E “La Stampa” nello stesso giorno anticipa la possibilità di una multa all'indirizzo dell'Italia (su questo numero di Agronotizie c'è la conferma). Dalle pagine di “Italia Oggi” del 28 gennaio arriva la denuncia sui criteri di erogazione degli aiuti comunitari, che andrebbero a beneficio di imprese improduttive. Si parla poi delle iniziative europee per ridurre gli sprechi alimentari, argomento sul quale interviene il presidente della commissione Agricoltura, Paolo De Castro, dalle pagine del “Messaggero” del 29 gennaio. Ed è ancora De Castro, questa volta intervenendo al convegno organizzato da Copagri a Rutigliano, nei pressi di Bari, che ribadisce dalle colonne della “Gazzetta del Mezzogiorno” che l'Italia è pronta a fare squadra per modificare quelle parti della riforma Pac che ci penalizzano.
Mercati e dintorni
Quasi a risposta delle preoccupazioni italiane, il Commissario europeo Dacian Ciolos affida alle pagine de “La stampa” del 27 gennaio il suo pensiero sulle opportunità che la riforma Pac deve perseguire, e fra queste la capacità di attrarre i giovani. Sullo sfondo restano tuttavia i problemi sull'andamento dei mercati sempre in balia di una forte volatilità, afferma “Avvenire” del 28 gennaio, sebbene sulle commodity si stiano registrando minori investimenti, come riporta nello stesso giorno “Il Sole 24 Ore”. Nonostante questo, avverte “Repubblica” il 30 gennaio, sulle materie prime si avvertono tensioni che potrebbero preludere a qualche rialzo. Per i cereali, si legge su “Il Sole 24 Ore” del primo febbraio, la Russia è pronta a rimettere dazi sulle esportazioni, una scelta che potrebbe innescare nuove tensioni sui mercati internazionali. Un'analisi sull'andamento dei mercati agricoli lo si può leggere sul settimanale “Il Mondo” in edicola il 27 gennaio dal quale si apprende che l'andamento dei prodotti agricoli è stato più soddisfacente di quello delle borse. Inutile ricordare che l'andamento delle borse è stato negli ultimi mesi particolarmente deludente...Nemmeno i terreni, classico bene rifugio, riescono a contenere i danni della crisi, e il loro valore, si apprende dall'analisi Ismea pubblicata su “Il Resto del Carlino” del 29 gennaio, è stato eroso dall'inflazione.
Le opportunità
Per i produttori di mezzi e strumenti per l'agricoltura “Italia Oggi” del 28 gennaio segnala la forte richiesta che arriva dalla Russia e che può rappresentare un'interessante opportunità per le nostre esportazioni. E la vetrina sull'agricoltura internazionale, in scena a Verona dal 2 al 5 febbraio con Fieragricola, rappresenta un'ottima occasione per “saggiare” come si sta muovendo il settore agricolo. Se ne parla su molti giornali e fra questi il “Messaggero” del 31 gennaio e il "Corriere di Verona" del 2 febbraio.
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Fonte: Agronotizie