Un accordo per isolare i prestigiatori del finto olio extra vergine di oliva made in Italy e per tutelare l’acquisto consapevole del vero prodotto I.O.O.% di alta qualità italiana da parte dei consumatori di tutto il mondo. E’ l’intesa siglata tra Unaprol, Consorzio olivicolo italiano e Agroqualità, società di Unioncamere e del Rina SpA specializzata nel presidiare i temi della qualità e della certificazione agroalimentare.
“Un accordo strategico tra due grandi realtà dell’economia italiana - ha riferito il presidente di Unaprol Massimo Gargano che aggiunge - rafforziamo con la credibilità del sistema Unioncamere le nostre difese immunitarie contro i giochi di prestigio ai danni del vero olio extra vergine di oliva di qualità italiana e aggiungiamo un ulteriore tassello a quel mosaico di opportunità che è la filiera agricola tutta italiana”.
Il business dell’olio italiano non conosce sosta. L’export cresce del 25% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno per quantità e valore degli oli di qualità, che per il 35% sono rappresentati dalla categoria degli oli extravergine di oliva. I due terzi del fatturato delle imprese di confezionamento è rappresentato proprio dalle esportazioni.
In Canada l’Italia detiene il 74% di quota di mercato corrispondente a 113 milioni di dollari canadesi e si conferma il primo paese fornitore di olio di oliva con un incremento in valore del 6,4% rispetto al 2009. I mercati tradizionali comunitari sono in sostanziale ripresa: Germania +5,4%, Francia +17,7%, Regno Unito +11,5%; sono i mercati dove nell’ultimo triennio Unaprol ha realizzato con il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e l’Ue un articolato programma di promozione e informazione del consumo consapevole.
La convenzione siglata riguarda l’audit finalizzato ad accertare il funzionamento e la continuità del sistema di rintracciabilità, i bilanci di massa, il campionamento di prodotto. La valutazione dei disciplinari di rintracciabilità di filiera compreso quello dell’extra vergine di oliva italiano di alta qualità; verifiche ispettive di certificazione presso le aziende agricole produttrici di olive, i frantoi, i confezionatori e certificazione ISO 22005/07.Il programma di tracciabilità di filiera di Unaprol ha già attivato sul territorio nazionale 532 filiere e coinvolge circa sette mila aziende agricole.
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