L'agricoltura potrebbe rispondere alla fame di lavoro offrendo impiego a molti giovani preparati e motivati. Lo si legge sul “Corriere della Sera” del 26 novembre e nello stesso giorno è ancora il “Corriere della Sera” che fa il punto su giovani e imprenditoria agricola citando alcune esperienze positive realizzate da giovani sotto i 35 anni di età. Ma le buone notizie finiscono qui. Su “Libero” del 27 novembre ci si chiede quali saranno le conseguenze della “svendita” dell'agricoltura, mentre “Italia Oggi” riporta le critiche espresse dai Georgofili nei confronti della riforma della Pac. Ancora su “Italia Oggi” si può leggere il parere del presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, che a proposito di Pac si dice preoccupato della contrazione delle risorse destinate all'agricoltura. In tema di aiuti merita una lettura l'articolo de “Il Sole 24 Ore” dell'1 dicembre dove si fa il punto sugli sprechi che in alcuni casi hanno riguardato l'impiego dei fondi comunitari.

 

Su e giù dei cereali

Non mancano problemi sul fronte dei mercati, con i cereali che non arrestano la loro corsa e ora mettono in difficoltà la produzione di carne che si vede aumentare i costi, come scrive “Il Sole 24 Ore” del 27 novembre. L'andamento dei mercati delle materie prime preoccupa anche in Francia dove “Les Echos” si interroga su come regolamentare il mercato delle materie prime. In compenso i produttori di cereali, scrive “Il Resto del Carlino” del 28 novembre, guardano con soddisfazione il lievitare dei corsi. Buone notizie anche per l'export alimentare, si legge su “MF” del 30 novembre.

 

Stop ai megawatt sui campi

Chi sperava nelle opportunità offerte dalla introduzione del fotovoltaico nelle aziende agricole dovrà in parte ricredersi. L'allarme viene da “Italia Oggi” del 1 dicembre con la notizia che dopo il 2011 non saranno più concessi aiuti per la realizzazione di impianti medio-grandi su terreni agricoli. La rimodulazione degli incentivi al fotovoltaico è analizzata anche sulle colonne de “Il Sole 24 Ore”. Sempre su questo argomento il “Giornale di Vicenza” del 2 dicembre ospita il parere del ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, che si dice soddisfatto della decisione presa con il decreto sulle fonti rinnovabili. Dunque meno pannelli sui campi (che belli non sono...) ma più fotovoltaico in alcune applicazioni, come nell'avveniristico trattore ad energia solare del quale si parla su “Italia Oggi” del 27 novembre. Di energie rinnovabili si è discusso a lungo anche per la riconversione di alcuni zuccherifici, ma nel caso dello stabilimento Eridania nei pressi di Parma l'introduzione dell'energia da biomasse è invece finalizzata a ridurre i costi di trasformazione delle barbabietole. Una sfida della quale scrive “Affari e Finanza” del 29 novembre.

 

Gli Ogm e il Vaticano

Torna sotto la luce dei riflettori anche il tema degli Ogm, questa volta per alcune anticipazioni della Pontificia Accademia delle Scienze che si è espressa a favore di un loro possibile impiego, come si legge il 30 novembre sulle pagine del “Secolo XIX”. Se ne parla anche il giorno seguente su “Il Sole 24 Ore” e sull'argomento interviene anche il dorso de La Stampa “Tutto Scienze” che ospita un ampio servizio per mettere in evidenza gli elementi positivi che gli scienziati hanno riconosciuto alle coltivazioni Ogm. Molti quotidiani in edicola il 2 dicembre, e fra questi “Avvenire”, si affrettano però a precisare che la Santa Sede non ha dato alcun via libera agli Ogm. Curioso intanto notare che i risultati emersi dagli studi promossi dal Vaticano sono stati preceduti da un convegno organizzato dalla Lega (che agli Ogm è contraria) e del quale si da un ampio resoconto sulle pagine de “La Padania”.

 

Bancolat a giudizio

Come per gli Ogm, non si arresta il “tormentone” quote latte con il suo corredo di multe. Ora bisognerà fare i conti, si legge su “Il Sole 24 Ore” del 30 novembre, con gli ultimatum di Bruxelles. Sullo stesso argomento interviene il giorno seguente anche il “Giornale di Brescia” ricordando che la Ue chiede di rifare i conti a iniziare dal lontano 1995. Davvero una storia senza fine. Ed è senza fine anche la protesta dei pastori che ancora una volta hanno fatto ricorso alla piazza per manifestare le difficoltà conseguenti alla crisi del settore (“Unione Sarda” - 27 novembre). Qualche spiraglio per il prezzo del latte, di bovino però, arriva in Lombardia per la possibile ripresa delle trattative. Lo scrive “L'Eco di Bergano” del 27 novembre, dalle pagine de “La Stampa” si apprende intanto del primo caso di rinvio a giudizio di un allevatore per la vendita di latte crudo. Ma non è finita qui, perché “Il Riformista” del 2 dicembre informa che altri casi potrebbero finire di fronte ai giudici. Peccato, un altro colpo ad uno strumento, quello dei “Bancolat”, che sembrava promettere interessanti sbocchi di mercato per il latte delle migliori stalle italiane.