Dopo un lungo iter burocratico avviato nel 2000, è arrivata nei giorni scorsi la conferma da parte della Commissione europea che le modifiche al disciplinare di produzione del Consorzio dell'Olio Dop Riviera Ligure sono state accolte con favore.

Termina così, con un lieto fine, una vicenda spinosa che rischiava di impedire agli olivicoltori liguri di certificare le olive raccolte dopo il 31 gennaio, escludendole di fatto dalla possibilità di essere immesse nel sistema dei controlli per l'ottenimento della denominazione di origine protetta.

Altre variazioni del disciplinare, tutte migliorative, riguardano oltre alla descrizione del prodotto e la sua produzione anche la valutazione delle caratteristiche organolettiche dell’olio Riviera Ligure con un nuovo foglio di profilo “personalizzato” Riviera Ligure.

La domanda di modifica del disciplinare di produzione dell'olio extra vergine a denominazione di origine protetta (Dop) 'Riviera Ligure' è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea dalla Commissione Ue C 305/19 del 11 novembre scorso.

Il disciplinare di produzione approvato nel 1997 con il Reg. CE 123 fu successivamente modificato con decreto del MIPAAF del 4/2/2000: le modifiche richieste dal Comitato promotore ligure (il Consorzio di Tutela non era ancora costituito) vertevano principalmente sul posticipo della scadenza di fine raccolta (dal 31 gennaio al 31 marzo), sulla possibilità di produrre la menzione geografica Riviera dei Fiori anche nei territori limitrofi dell’Albenganese e sulla variazione della percentuale di cultivar ammesse per il Riviera di Levante.

Nel 2009 la Commissione europea ha avviato l’esame della pratica richiedendo al Mipaaf il ritiro della domanda o un’articolata serie di motivazioni alle modifiche del disciplinare richieste dalla Liguria.

Grazie al prezioso apporto fornito dall'assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria, dalle associazioni dei produttori, dal sistema camerale ligure (ente di certificazione) e dal Capo-Panel dell’olio Dop Riviera Ligure oltre che del ministero delle Politiche Agricole, il Consorzio di tutela Riviera Ligure ha potuto attivarsi prontamente per produrre le giustificazioni che a più riprese nell’arco di due anni sono state trasmesse alla Direzione Generale Agricoltura di Bruxelles. Attraverso compromessi e migliorie condivise si è giunti a un accordo con l’Unione europea sancito dalla pubblicazione (datata l'11 novembre scorso) del nuovo disciplinare di produzione dell’olio Dop Riviera Ligure.

Come ha ricordato il ministero per le Politiche Agricole, si dovranno ora attendere, secondo procedura comunitaria, sei mesi prima di vedere riconosciute le modifiche richieste.