'Si conferma che sul mercato italiano sostanzialmente i prodotti rispettano i requisiti d'etichettatura previsti dalla normativa vigente e che la presenza di Ogm negli alimenti sul territorio è limitata ed a livello di tracce'. Queste le conclusioni dei controlli effettuati nel 2007 per la ricerca di Ogm negli alimenti. Il 1 luglio scorso, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha infatti pubblicato i risultati del Piano Nazionale di Controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti. Il documento, a cura della Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione, riporta i risultati dei controlli condotti nel circuito convenzionale e in quello biologico e all'importazione.
Tuttavia, 'la pianificazione del controllo ufficiale non è ancora completa ed omogenea sul territorio: continua, infatti, a mancare per il secondo anno il contributo di alcune regioni e non è a regime la trasmissione delle informazioni nei tempi e nei modi previsti'. Un'ulteriore osservazione finale riguarda anche la opportunità di intensificare l'attività di controllo sulla materia prima e all'importazione. La valutazione complessiva è in ogni caso 'positiva'. Infatti, la percentuale di non conformità emersa nei controlli è estremamente ridotta (inferiore allo 0,5%).
Relativamente alle matrici analizzate nel circuito convenzionale, complessivamente 98 campioni, il 25% ha interessato la farina di mais, il 10% bevanda di soia, il 9% fiocchi di cereali, l'8% biscotti, il 6% il mais dolce, il 5% granella di mais fino ad arrivare all'1-2% di diverse matrici quali amido di mais, snacks dolci o crackers. In quest'ambito le positività riscontrate, relative ad Ogm autorizzati sul territorio comunitario, sono state 65 ossia il 9,3%. Nell'ambito di tali positività la maggior parte dei campioni hanno rilevato una presenza di Ogm autorizzati molto bassa, con valori sotto allo 0,1%. Solo un campione è risultato non conforme (> 5%) rispetto ai requisiti di etichettatura, in quanto sopra la soglia di tolleranza dello 0,9% prevista dalla normativa vigente.
I controlli condotti su alimenti biologici per la ricerca di Ogm hanno riguardato 97 campioni prelevati nelle diverse Regioni, di cui il 16% di bevanda di soia, il 12% di farina di mais, l'11% prodotti da forno, l'8% fiocchi di cereali il 7% snacks salati ed altre varie matrici sempre a base di mais e soia nell'ordine dell'1-2%, con una percentuale di positività del 3%. Le 3 positività per la presenza di soia Roundup Ready, sono state riscontrate in due campioni di farina di soia e in un prodotto dolciario da forno.
I controlli all'importazione hanno rilevato quattro campioni positivi per la presenza di Ogm su otto. In tre casi di positività inoltre la presenza di evento Gm autorizzato era superiore al 5%: per due campioni di olio di soia grezzo provenienti dall'Argentina e uno di granella di mais proveniente dal Brasile. Le partite in questione sono state ammesse all'importazione con l'obbligo di etichettatura. Anche se il numero di campioni è esiguo, emerge l'indicazione di una più alta percentuale di positività, quando il controllo è effettuato sulla materia prima all'importazione.
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Fonte: @nmvi Oggi