Il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ha annunciato ieri una diffida diretta al ministero della Salute, finalizzata a garantire la massima trasparenza in favore dei consumatori, dopo gli scandali alimentari di questi giorni che hanno colpito al cuore il 'Made in Italy'.
'Con questa diffida', spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi, 'chiediamo formalmente al ministero di rendere noti i nomi delle aziende che hanno prodotto e commercializzato mozzarelle alla diossina e vino e olio adulterati, mettendo così a serio rischio la salute dei consumatori. I cittadini hanno infatti diritto di indirizzare i propri acquisti verso prodotti sicuri, e per farlo devono conoscere quali aziende hanno assunto comportamenti scorretti e pericolosi per la salute umana. Non solo. L'obbligo di rendere pubblici tali nomi deriva da una precisa sentenza del Consiglio di Stato. Quando infatti il ministero della Salute rifiutò di comunicarci i nomi delle aziende produttrici di acque minerali che non rispettavano i parametri di legge, presentammo ricorso e il Consiglio di Stato ci diede pienamente ragione',  spiega Rienzi. Con la sentenza n. 6206/06 i giudici definirono 'l'obbligo del ministero della salute di dar corso, nel rispetto delle regole procedimentali in materia di accesso, all'istanza del Codacons, vertente peraltro su informazioni attinenti alla tutela dei superiori interessi della salute e dell'incolumità pubblica'.
'In sostanza, per i giudici del Consiglio di Stato, la tutela della salute dei cittadini prevale su qualsiasi altro interesse, anche su quelli economici delle aziende. Il ministero quindi', prosegue Carlo Rienzi, 'o rende pubblici tali nominativi, o li comunica al Codacons che provvederà a pubblicarli sul proprio sito internet. Se ciò non sarà fatto, saremo costretti a denunciare il ministero della salute per inosservanza alle disposizioni dell'Autorità'.