L'assegnazione a Foggia della sede del Comitato giunge dopo un cammino durato oltre due anni e iniziato il 21 giugno 2005 , quando, in occasione dell'inaugurazione dell'Efsa (Agenzia europea per la sicurezza alimentare) di Parma, una delegazione composta da rappresentanti delle istituzioni e dell'Università di Foggia si recò nel centro emiliano per presentare ufficialmente la candidatura della città a sede dell'Agenzia nazionale per la sicurezza agroalimentare. Nei due anni trascorsi molte sono state le iniziative di enti ed istituzioni con il fine dichiarato dell'assegnazione dell'Authority a questa sede. In particolare si è costituito un vero e proprio Comitato, denominato 'Foggia verso l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare'. Al termine di questo periodo, nonostante la bocciatura della destinazione dell'Agenzia a questa sede da alcune parti, a Bruxelles è stata accolta positivamente e considerata una giusta e completa piattaforma di operatività. Il Comitato che vi opererà sarà composto da esperti che si occuperanno prevalentemente di additivi alimentari, additivi nei mangimi, salute dei vegetali, Ogm, prodotti dietetici, pericoli biologici, contaminanti della catena alimentare e salute e benessere degli animale e rappresenteranno, su questi temi, l'Italia nel contesto dell'Unione europea.
Gli spazi fisici che ospiteranno la sede operativa dell'Agenzia sono messi a disposizione dall'Università degli studi di Foggia: sarà il Rettorato di via Gramsci, una struttura moderna e all'avanguardia di 600 mq, fornita di tutti i supporti tecnologici ed interamente cablata.
I pareri delle autorità
A sostenere Foggia come sede appropriata per la nuova Agenzia, si sono mosse molte autorità. Tra queste Marco Lion, presidente commissione Agricoltura Camera dei deputati, che ha affermato: 'Ritengo positiva l'istituzione della sede referente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare a Foggia, luogo della buona agricoltura e della qualità dei prodotti tipici. Ancora, in tema di rischi derivanti dalle manipolazioni genetiche dei cibi, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (Cnsa) di Foggia potrà svolgere una funzione rilevante anche per la definizione che tali rischi possono comportare a livello alimentare'.
E anche dall'Unione europea è giunta l'opinione di Paola Testori Coggi, direttore generale aggiunto servizi della Salute e prevenzione dei consumatori, 'La decisione dei ministeri della Salute e delle Politiche agricole di istituire congiuntamente l'Agenzia nazionale di sicurezza alimentare a Foggia è stata accolta positivamente dall'Unione Europea' - ha confermato la Testori Coggi - 'La designazione è una buona cosa perché nasce da un accordo fra i due ministeri che identifica bene le strutture necessarie, ha le competenze tecniche e può essere un interlocutore e referente dell'Efsa, in grado di dare visibilità e indipendenza alle valutazioni scientifiche. L'Authority nazionale è un concetto di comitato scientifico indipendente che risponde meglio ai requisiti della legislazione europea, perché replica la struttura dell'Efsa'.
Ultimo, ma certamente non per importanza, Paolo De Castro, ministro delle Politiche Agricole e forestali, sottolineando che 'L'Agenzia sarà il punto di riferimento e coordinamento per tutti gli enti che già si occupano di sicurezza alimentare, per avviare uno stretto dialogo con l'Agenzia alimentare europea di Parma'.
Le tappe della sicurezza alimentare
Dal gennaio 2000 la Commissione europea iniziò un'importante evoluzione per modernizzare l'approccio globale alla sicurezza alimentare europea. Nacque così il cosiddetto 'Libro bianco sulla sicurezza alimentare', adottato proprio nel 2000, che definì una complessa serie di iniziative con l'obiettivo di costituire un sistema di sicurezza alimentare idoneo alle sfide del ventunesimo secolo. L'intenzione fu quella di migliorare, semplificare, e snellire le normative e i regolamenti per garantire la sicurezza alimentare 'dai campi alla tavola' adottando un piano operativo ottimale ed integrato.
Il cardine di questo nuovo sistema di sicurezza alimentare è rappresentato dell'Efsa, un'agenzia connotata in senso fortemente scientifico alla quale i legislatori hanno voluto affidare, non solo il compito fondamentale di valutare i rischi per la salute, ma anche quello di comunicarli ai cittadini europei. L'istituzione dell'Efsa, decisa con il regolamento comunitario 178 del 2002, è il risultato di una lunga ricerca svolta dalla Commissione europea e dagli Stati membri dell'Ue per migliorare la qualità della valutazione dei rischi in materia alimentare ed assicurarne l'indipendenza e la trasparenza. Il 21 giugno 2005 fu inaugurata la sede ufficiale dell'Efsa, che ha come cornice il Palazzo Ducale di Parma. Con lo stesso provvedimento 178/2002 si rese obbligatoria dal 1° gennaio 2005 anche la rintracciabilità agroalimentare, in considerazione del fatto che 'La libera circolazione di alimenti sicuri e sani è un aspetto fondamentale del mercato interno e contribuisce in maniera significativa alla salute e al benessere dei cittadini, nonchè ai loro interessi sociali ed economici'.
Nei cinque anni trascorsi dalla sua fondazione l'Efsa ha ottenuto importanti risultati e affermato con energia il proprio prestigio, come dimostrano non solo i risultati della formale valutazione effettuata dopo i primi tre anni di attività, ma anche l'analisi dei risultati ottenuti e l'elevato grado di soddisfazione di numerosi utilizzatori delle attività di quest'Agenzia.
Nel gennaio del 2006, il gruppo di provvedimenti noto come 'Pacchetto igiene' ha sostituito le disposizioni comunitarie precedentemente vigenti in materia di igiene delle produzioni e commercializzazione degli alimenti, fissando nuove regole anche per quanto riguarda l’attività di controllo delle autorità competenti. La riorganizzazione si è basata su quattro temi che sono stati tradotti nei seguenti regolamenti comunitari:
- igiene dei prodotti alimentari (Reg. 852/2004/CE)
- regole specifiche di igiene applicabili ai prodotti alimentari di origine animale (Reg. 853/2004/CE)
- i controlli ufficiali dei prodotti di origine animale destinati al consumo da parte dell’uomo (Reg. 854/2004/CE e Reg. 882/2004/CE)
E si arriva al luglio del 2007, quando con decreto dei ministeri della Salute e delle Politiche Agricole viene istituito il 'Comitato nazionale per la sicurezza alimentare', che in seguito sale di rango e diventa 'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare', che opererà presso il ministero della Salute ed avrà una sede referente a Foggia per la quale sono stati stanziati 6,5 milioni di euro per il triennio 2008/2010.
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Fonte: Agronotizie