“In condizioni di mercato particolarmente difficili, questi risultati rappresentano un’ottima performance”.
Michael Pragnell, CEO di Syngenta, non nasconde la sua soddisfazione nell’esporre i dati di bilancio del primo semestre di quest’anno che vede i profitti aumentati del 12%, l’indebitamento ridotto al 40% e il programma target raggiungere i 624 milioni di dollari.
“La riduzione dei costi sostenuti e del capitale di esercizio hanno dato impulso alla crescita degli utili – ha continuato Pragnell – i risultati hanno anche beneficiato delle tempestive azioni volte a ridurre l’esposizione nel mercato sudamericano.
Il lancio di nuovi prodotti, unitamente a innovativi programmi di marketing, hanno contribuito a migliorare il pacchetto prodotto”.

Solo le vendite, nel corso del primo semestre 2002, hanno registrato una diminuzione del 2% a causa del settore agricolo che non ha avuto miglioramenti e delle giacenze di magazzino che sono rimaste piuttosto alte.
L’EBITDA è migliorato del 6% e il margine è aumentato del 2% grazie a una riduzione dei costi e a un miglioramento del pacchetto prodotto attraverso una globale razionalizzazione. Una riduzione dei costi più ampia del previsto è stata raggiunta in tutte le funzioni; i risparmi in amministrazione sono stati compensati dalle spese progettuali per migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione futura.

L’attiva gestione del portafoglio prodotti continua ad essere il punto forte di Syngenta. Il lancio e la diffusione dei principali prodotti quali Acanto, Actara/Cruiser, Callisto, è stato un successo da addebitare a innovativi programmi di marketing. La crescita della vendita di nuovi prodotti ha contribuito nella misura di 155 milioni di dollari durante il primo semestre dell’anno. Durante lo stesso periodo il programma di razionalizzazione ha comportato una riduzione nelle vendite pari a 96 milioni di dollari; inoltre, altri 4 principi attivi sono stati eliminati, portando il totale dei brevetti a 99 con piani ben avviati per raggiungere l’obiettivo di un portafoglio di 76 principi attivi. Dieci sono già stati approvati nel processo di ri-registrazione dell’Unione europea ed è in atto un programma per raggiungere l’obiettivo.

La combinazione dei nuovi lanci con la  razionalizzazione dei prodotti sta portando verso la creazione di un portafoglio di alta qualità e un miglioramento dell’indice del capitale di esercizio.
L’utile lordo è aumentato dal 51,1% al 52,/% con circa un terzo derivante dal miglioramento nel pacchetto prodotto e dalla riduzione del costo dei beni. Questo è stato raggiunto a fronte di una diminuzione del prezzo aggregato dell’1%.
Uno sguardo alle sinergie, che durante il primo semestre di quest’anno hanno raggiunto un totale di 105 milioni di dollari con una previsione, per fine 2002, pari a 340 milioni di dollari.

Uno sguardo infine al flusso di cassa e bilancio. Il primo ha raggiunto i 398 milioni di dollari (lo stesso periodo dello scorso anno registrava 278 milioni di dollari, inclusa la somma di 191 milioni provenienti dalla dimissione di titoli).
Un risultato raggiunto attraverso uno stretto controllo del capitale di esercizio e l’impatto di una accelerata riscossione dei debiti.
Per quanto riguarda il capitale di esercizio commerciale la percentuale delle vendite è migliorata al 51% (il primo semestre 2001 registrava 54%), mentre le spese fisse di esercizio sono state significativamente contenute al di sotto della svalutazione.

Alla fine del periodo il debito netto era di 1,8 miliardi di dollari (primo semestre 2001 2,4 miliardi) che rappresentano un rapporto di indebitamento pari al 40%, a fronte del 54% relativo allo stesso periodo dello scorso anno.

“Per il secondo semestre ci aspettiamo un trend di vendite in linea con i risultati del primo – ha concluso Michael Pragnell – Le recenti oscillazioni della valuta tendono a contenere il miglioramento del margini dell’EBITDA intorno all’1%. Stiamo costruendo una solida organizzazione per il futuro e la mia fiducia nelle nostre capacità innovative, marketing e tecnologia, rimane alta.
Queste condizioni rafforzano la nostra notevole posizione competitiva”.

 

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