Dal punto di vista nutrizionale, per avere una transizione di successo è necessario rispettare una serie di condizioni che ci sentiamo di riassumere come segue.

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In primo luogo è fondamentale offrire alle bovine una dieta con un'ottima palatabilità al fine di stimolare la massima ingestione di sostanza secca (13-15 kg capo/giorno). Anche la forma fisica dell'unifeed è importante; le giuste dimensioni della componente fibrosa consentono di evitare fenomeni di selezione dell'alimento che possono alterare l'equilibrio ruminale, già precario nella fase di transizione.

Secondo punto: occorre somministrare adeguate quantità di proteina ed energia. Quanta energia fornire è ancora motivo di discussione tra alimentaristi e ricercatori, ma una cosa è certa: sia le carenze che gli eccessi di energia si trasformano in un calo dell'ingestione di sostanza secca che rende più problematico tenere sotto controllo il bilancio energetico nel post parto. Lo statunitense Overton suggerisce di somministrare tra il 110 e il 120% del fabbisogno della vacca in asciutta, ovvero circa 2,0 Mcal per chilogrammi di sostanza secca di energia metabolizzabile (Me). Per quanto riguarda la proteina, per avere ottime performance produttive nel post parto è necessario dare alla vacca in close up 1.250-1.350 grammi di proteina metabolizzabile (Mp).

Al fine di stimolare la massima ingestione di sostanza secca, la dieta deve presentare un'ottima palatabilità
Al fine di stimolare la massima ingestione di sostanza secca, la dieta deve presentare un'ottima palatabilità


Bilancio minerale

Tenere sotto controllo il metabolismo del calcio riduce i fenomeni di ipocalcemia, sia clinica che sub-clinica, e le dismetabolie di tipo secondario ad essa collegate, quali ritenzione di placenta, metrite, scarsa produzione di latte, dislocazione dell'abomaso e insufficienti prestazioni riproduttive. Il calcio contenuto nel siero deve essere superiore a 8,6 mg/dl (Martinez et al., 2012). È possibile controllare il bilancio del calcio riducendo la quota di potassio contenuto nella dieta di steaming up (<1,3% SS), fornendo 40-50 grammi di magnesio (>0,45% SS) e utilizzando una dieta a Dcad negativo (-5, -10 mEq/100 gr SS). In questo caso è basilare verificare una volta a settimana se l'acidificazione è corretta misurando il pH delle urine che dovrebbe essere collocato tra 6,2 e 6,8 (Jesse Goff guide). Valori di pH superiori a 7 indicano un'acidificazione insufficiente con perdita dei benefici; valori inferiori a 5,5 aumentano il rischio di acidosi metabolica.

Per contrastare l'ipocalcemia sub-clinica e migliorare la produttività delle pluripare è a nostro avviso opportuno somministrare per via orale delle fonti di calcio solubili e biodisponibili quali cloruro, formiato, acetato e solfato; meglio non utilizzare il calcio carbonato perché oltre ad essere poco solubile e poco bio-disponibile, la sua capacità tampone a livello intestinale riduce sia l'assorbimento del calcio che la mobilizzazione dalle ossa (Oetzel, 2012).

Un'altra cosa molto importante da fare, specialmente durante l'estate, è quella di reidratare la vacca nell'immediato post-parto, somministrando 15-20 litri di acqua tiepida con elettroliti, zuccheri, fonti di calcio assimilabili, precursori del glucosio e possibilmente antiossidanti, utili per migliorare le performance riproduttive dopo il tempo di attesa volontario.


Interventi manageriali

Come prima misura gestionale, suggeriamo di spostare le vacche nel gruppo di preparto tre settimane prima della data prevista per il parto (quattro per le manze): questo è importante per assecondare i fabbisogni della vacca, crescenti nella fase finale di asciutta. In caso di gravidanza gemellare, i fabbisogni sono ancora più elevati ed è bene spostare la vacca in close up quaranta giorni prima della data prevista per il parto. È bene non trasferire troppo presto le vacche nel box parto: muovere gli animali tra due e dieci giorni prima del parto aumenta il rischio di chetosi ad inizio lattazione. Meglio portare le vacche nel box parto solo nell'imminenza dell'evento.

Il sovraffollamento è un ulteriore motivo di stress. È quindi necessario assicurare sufficiente spazio sia in mangiatoia (76 cm/vacca) che nella zona di riposo (10-15 m2/capo in preparto e 15- 18 m2/capo dopo il parto), con un buon spessore di lettiera, sempre pulita.

Fondamentale è infine ridurre lo stress da caldo raffrescando le vacche in preparto: molti studi ne hanno dimostrato l'efficacia, con un aumento della produzione di circa 4-5 litri nella successiva lattazione, una maggiore risposta immunitaria e un migliore stato di salute del vitello. Inoltre raffrescare le vacche in close up aiuta ad avere vitelle con un peso maggiore sia alla nascita che allo svezzamento, e future produzioni di latte di circa 1.300 chili in più rispetto alle figlie ottenute da vacche asciutte non raffrescate. Le figlie delle vacche raffrescate possiedono inoltre una longevità superiore.

Se non è possibile raffrescare le bovine in close up, è opportuno integrarne la dieta con antiossidanti
Se non è possibile raffrescare le bovine in close up, è opportuno integrarne la dieta con antiossidanti


Alternativa nutrizionale

Se non è possibile raffrescare le bovine in close up, è opportuno inserire nella dieta di questo periodo degli antiossidanti: nelle pluripare migliorano la produzione di latte dopo il parto (Staples C. at al., 2017: Tabella 1).

Tabella 1
(Clicca sull'immagine per ingrandirla)

Alcuni studi hanno inoltre evidenziato che la vacca fresca è spesso caratterizzata da un bilancio negativo del potassio. Nei primi 75 giorni di lattazione la perdita di potassio è molto elevata e peggiora durante il periodo estivo attraverso la sudorazione. Il potassio è necessario per numerosi processi biologici ed è quindi utile assicurare con la dieta il giusto apporto di questo macroelemento. Tom Jenkins della Clemson University raccomanda per la dieta della vacca fresca un Dcad >35 mEq/100 gr SS con un 1,6% SS di potassio, che durante il periodo estivo deve essere portato all'1,8-2,0% SS.

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di Cristiano Ossensi e Matteo Tommasin - Tecnozoo Srl, Piombino Dese (Pd)