"Il 'Comitato etico-tecnico-scientifico', che sarà convocato nelle prossime settimane, darà suggerimenti ed indicazioni alle quali gli allevatori dell'Aia si atterranno, dando prova di grande coraggio e sensibilità". 

Lo ha detto Nino Andena, presidente nazionale dell'Aia, Associazione italiana allevatori, durante la conferenza stampa di presentazione ed insediamento ufficiale del 'Comitato etico-tecnico-scientifico'. 

"Il Comitato - ha spiegato Andena - è promosso dall'Aia e sarà composto da teologi, psicologi, medici, giuristi, economisti, veterinari, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni, dal cui lavoro scaturiranno preziose indicazioni per rendere l'allevamento sempre più in sintonia con il benessere animale ed i nuovi stili di vita che si stanno affermando". 

"Questa iniziativa - ha continuato il presidente dell'Aia - vuole guardare gli allevamenti da tutti i possibili punti di vista e vuole dimostrare che, con il contributo di tutti gli attori della filiera, dall'allevatore al consumatore, il binomio business-etica è possibile". 

"Il comitato - ha aggiunto Romano Marabelli, capo del dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza alimentare del ministero della Salute - serve a dare la parola agli esperti che si occupano di salute e benessere animale e rappresenta un notevole salto di qualità per il settore, oltre ad essere una testimonianza del modello vincente del made in Italy". 

"Le nostre aziende agroalimentari - ha affermato Amedeo Gerolimetto, capo della segreteria del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e commissario straordinario dell'Inran - oggi hanno tutte le carte in regole e non hanno niente da nascondere; questo progetto vuole creare un momento di studio ed approfondimento e sviluppare un percorso di crescita, basato sulle produzioni di qualità da ambienti di qualità. Non bisogna dimenticare - ha concluso Gerolimetto - che l'agricoltura, non a caso, è il settore primario". 

A queste parole ha fatto seguito l'intervento di Luca Marcora, del comitato direttivo dell'Aia, che ha ricordato l'importanza della sostenibilità ambientale e della biodiversità. 

"Dobbiamo garantire - ha detto Marcora - un lavoro che riesca a coniugare reddito ed etica. Il benessere animale - ha proseguito Marcora - è un fattore produttivo importante e, a mio avviso, va salvaguardato in quanto tale; gli allevatori sono i primi amanti degli animali". Ha partecipato alla conferenza stampa anche Don Luigi Di Condio, assistente ecclesiastico dell'Aia, che ha portato all'attenzione dei presenti l'ingiusta distinzione tra gli animali da compagnia e quelli da reddito.