Latte crudo da consumarsi solo dopo la bollitura: l'indicazione sara' affissa sui 1.111 distributori di questo prodotto.
Lo prevede un'ordinanza del ministero del Welfare firmata oggi dal sottosegretario Francesca Martini. Questo tipo di prodotto, si legge nell'ordinanza, viene vietato nelle mense scolastiche per ragioni di sicurezza.
Le macchine erogatrici dovranno riportare in rosso l'indicazione 'prodotto da consumarsi solo dopo bollitura'. La data di scadenza non potra' superare i tre giorni. Dovranno anche scomparire, ha spiegato il sottosegretario i bicchieri accanto ai distributori per evitare il consumo senza la bollitura. Il provvedimento, emanato dopo l'allarme scattato nei giorni scorsi per alcuni casi di gravi disturbi renali segnalati in 10 bambini che avevano consumato l'alimento, è stato illustrato oggi in una conferenza stampa alla Camera dalla stessa Martini.
'Oltre alla dicitura 'da bollire' in rosso e a caratteri di almeno 4 centimetri per consentirne la lettura anche agli anziani', ha spiegato il sottosegretario ai giornalisti, le macchine dovranno riportare la data di scadenza del latte crudo, che non può superare i tre giorni dalla data della messa a disposizione del consumatore. Nel caso in cui l'erogatore disponga di un sistema di imbottigliamento, questi contenitori dovranno riportare anch'essi sull'etichetta l'indicazione dell'obbligo di bollitura.
L'ordinanza ricalca le indicazioni fornite ieri dal Consiglio superiore della sanità, riunito in convocazione straordinaria, che ha appunto espresso la necessità di prevedere l'indicazione sulle macchine erogatrici di latte crudo che il prodotto debba consumarsi previa bollitura; di indicare come data massima di scadenza il terzo giorno dall'acquisto del prodotto; di indicare misure restrittive per la gestione degli animali risultato positivi.
Il provvedimento ministeriale ha inoltre vietato la somministrazione di latte crudo nella ristorazione collettiva (scuole, ospedali) e disposto la  sospensione della commercializzazione di questi prodotti attraverso macchine non rispondenti ai requisti indicati. L'ordinanza cita infine 'l'obbligo di chiunque di rispettare le disposizioni di cui all'intesa tra il Governo e le Regioni e le province autonome in materia di vendita diretta di latte crudo per l'alimentazione umana, del 25 gennaio 2007'.